Il workshop organizzato in collaborazione con Sviluppo Italia è stato introdotto dall’intervento di Roberto Saliola, Program Manager di Sviluppo Italia nell’ambito dei Progetti per la Pubblica Amministrazione, che ha illustrato le premesse metodologiche dell’azione dell’agenzia, ovvero “coinvolgere nel progetto e nel processo decisionale tutti gli attori locali” e “costruire sui metodi e sulle persone proponendo una metodologia innovativa e adatta al contesto”. “È necessario rafforzare il legame tra impresa e soggetti di ricerca in settori strategici per l’economia di sviluppo del Paese”, ha affermato illustrando le caratteristiche dei distretti tecnologici. Saliola ha poi descritto gli strumenti finanziari finalizzati allo start-up delle imprese e ha spiegato Spinner e Transfer East, due progetti comunitari in cui è coinvolta l’agenzia.
La responsabile Informazione Rete e Coordinamento Società Regionali di Sviluppo Italia, Giulia Zanotti, ha illustrato il ruolo degli incubatori d’impresa, “uno strumento di sviluppo del territorio che ha l’obiettivo di sostenere e guidare lo sviluppo di nuove imprese, produrre nuova occupazione, sostenere l’economia locale. Offriamo un ambiente protetto per le imprese in fase di start-up: un pacchetto logistico, strumenti di finanza dedicata e una consulenza all’imprenditore, su competenze di tipo amministrativo, manageriale e di marketing, per ridurre la complessità del percorso di nascita e sviluppo di nuove imprese”. Ha poi descritto i ventiquattro incubatori presenti in Italia, ricordando che “oggi la strategia in merito sta cambiando, dobbiamo riposizionarli: non vanno più usati per rispondere a crisi occupazionali, ma a supporto dell’innovazione, della creazione di nuove imprese ad alto contenuto tecnologico, favorendo anche la loro specializzazione”.