Libertà nelle liberalizzazioni. Workshop sulla pubblica amministrazione

Press Meeting

Luca Antonini, vice presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, ha introdotto questo incontro sulla pubblica amministrazione sottolineando l’importanza di “individuare strumenti e modalità di reale cambiamento e miglioramento di quest’ultima, attraverso un dialogo e un confronto trasversale e privo di pregiudizi”.
Francesco Verbaro, direttore generale U.P.A. Dipartimento Funzione Pubblica – P.C.M. ha rilevato “la mancanza di un approccio bipartisan e di una continuità temporale nel tentativo di riformare e migliorare la pubblica amministrazione, valutata inoltre troppo spesso esclusivamente attraverso criteri di tipo finanziario e non relativi alla qualità del personale”. Ha poi espresso l’esigenza di “individuare chiaramente le funzioni dei settori della pubblica amministrazione, senza le quali si perdono di vista anche i valori che le sostengono” al fine di sviluppare riforme complessive e non di tipo settoriale.
Andrea Piraino, direttore SSPAL, dopo aver rilevato “una forte correlazione tra il titolo del Meeting (espressione di una ragione aperta all’infinito) e la possibilità della pubblica amministrazione di aprirsi al cambiamento e di essere guidata dall’etica nei comportamenti di chi in essa lavora” ha affermato che “non è vero che non si è fatto nulla in questi anni per migliorare questo settore, ma c’è spesso una resistenza al cambiamento e alla valutazione sui risultati”; fondamentale è allora “investire nella formazione, in particolare nell’alta formazione, attraverso la collaborazione degli enti che operano in questo ambito”.
Salvatore Rebecchini, presidente della Cassa Depositi e Prestiti, ha ricordato l’importanza delle pubbliche amministrazioni regionali e locali, “a cui appartiene il 70% del patrimonio fruttifero della pubblica amministrazione”, ha espresso “la necessità di ricorrere a regole e incentivi capaci di migliorare il lavoro della pubblica amministrazione” ed ha indicato il federalismo fiscale come strumento cruciale per “dare la possibilità a chi prende decisioni politiche di decidere anche maggiormente la tassazione, perché aumentando la capacità decisionale aumenta anche la responsabilità di ogni singolo settore della pubblica amministrazione”.
Carlo Lauro, direttore dipartimento matematico-statistico all’Università Federico II di Napoli, ha focalizzato la sua attenzione sulla necessità di valutare l’attività della pubblica amministrazione, “attraverso una raccolta di dati provenienti sia da archivi e statistiche ufficiali, sia da questionari somministrati a singoli cittadini”: la valutazione deve essere “di tipo quantitativo e qualitativo, supportata da adeguate metodologie di analisi, sviluppata attraverso l’uso rigoroso di indicatori significativi e atta a delineare una pubblica amministrazione orientata alle necessità dell’utente”. Lauro ha concluso affermando che “misurare efficienza, efficacia, utilità, sostenibilità e fiducia dell’utente nella pubblica amministrazione permette di conoscere come essa opera e quindi di gestirla”.
Ferruccio Ferranti, amministratore delegato Sviluppo Italia, ha concordato sul fatto che “serve maggiore continuità nel lavoro di miglioramento della pubblica amministrazione, che avviene con tempi troppo lunghi”, ha individuato alcuni strumenti che recentemente hanno supportato l’attività della pubblica amministrazione, come l’outsourcing, ed è poi passato ad illustrare l’attività di Sviluppo Italia, che “fornisce consulenza tecnica e supporto alle pubbliche amministrazioni, attraverso attività di programmazione, partnership in alcuni progetti e studi di fattibilità”.
Ultimo in ordine temporale è stato l’intervento di Vico Valassi, presidente della Camera di Commercio di Lecco, che ha raccontato la sua esperienza di imprenditore che si è trovato a lavorare nel mondo della pubblica amministrazione: Valassi ha sottolineato la collaborazione che ha riscontrato con le pubbliche amministrazioni locali, con cui ha operato nel raggiungimento di risultati significativi (come la creazione di poli universitari a Como e Lecco) ed ha poi insistito sul fatto che “l’attività della pubblica amministrazione deve essere fondata sul criterio dell’efficacia più che su altri criteri” e che quindi “bisognerebbe scegliere per specifiche funzioni personale particolarmente adeguato al loro svolgimento”.
“Da tutti gli interventi che abbiamo ascoltato il capitale umano emerge come il vero fattore capace di migliorare la pubblica amministrazione”, così ha concluso Luca Antonini ricordando l’attivazione da parte della Fondazione per la Sussidiarietà di un Master innovativo sulla governance pubblica.