Una lezione ai giovani futuri manager delle società italiane e a coloro che aspirano a crearsi una professione di rilievo. Il pubblico ha particolarmente apprezzato le relazioni di Valerio Camerano, Amministratore Delegato di A2A e di Lorenzo Maternini, Vice Presidente di Talent Garden, invitati a parlare delle “Sfide professionali del nostro tempo” in sala Neri delle ore 19. A Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà il compito di moderare gli interventi.
Complessivamente per le aziende e per loro il modo di fare business si assiste ad rapido cambiamento dovuto a una situazione di discontinuità economica e ad un’evoluzione delle nuove tecnologie. Anche le richieste del mercato e le esigenze dei clienti sono leve di questo cambiamento. Lo ha sottolineato Camerano: “Le aziende devono innovarsi. È un processo necessario, naturale, obbligatorio. La comprensione del cambiamento, le strade da percorrere e l’organizzazione interna sono le sfide che si pongono ai manager. Fondamentali per raggiungere dei risultati sono l’esperienza e l’intuizione di tutor esperti all’interno delle aziende”.
Di diverso taglio l’intervento di Maternini, giovane Manager di talento Creatore del marchio Talent Garden, rete di coworking con sedi a Brescia, Bergamo, Milano e altri centri. “Se si vuol fare innovazione occorre condividere i saperi – dice – a imparare a lavorare in team. In Talent Garden si insegna a stare insieme a scambiarsi idee e progetti”.
La società è classificata come la più organizzata e ramificata a livello europeo “Nelle sedi lombarde lavorano centinaia di giovani laureati e ricercatori che creano start up e piccole aziende innovative – prosegue Maternini – all’attività imprenditoriale l’offerta aggiunge 18 campus studio, master e corsi di formazione, assistenza e organizzazione di eventi. La nostra formula è la contaminazione delle idee, si sta insieme, ci si contamina e si crea innovazione”. A Milano Talent Garden ha attirato l’attenzione di multinazionali del digitale e dell’informatica.
In conclusione il manager snocciola alcuni dati: in dieci anni Internet ha contribuito alla crescita del 700% di nuovi posti di lavoro, il social Facebook ha 1500 dipendenti nella sede principale e altri 1000 in sedi estere, ha creato 53mila posti in servizi collegati e altri 130mila indirettamente collegati. Un gigante come Google crea 40 miliardi di dollari di fatturato, altri 10 miliardi da servizi collegati. E per il successo della Silicon Valley nella parte meridionale dell’area metropolitana della Baia di San Francisco un ruolo determinante è dovuto al fatto che nelle sedi lavorano insieme centinaia di ingegneri e ricercatori che condividono quotidianamente le loro idee.