Dare possibilità ai nuovi talenti di farsi conoscere? Ora i giovani che hanno in tasca un progetto innovativo o in testa una grande idea hanno lo strumento che fa per loro. E che sottopone le intuizioni più brillanti ad imprese operanti negli Usa o in Italia nel settore delle nuove tecnologie e sono poi disponibili ad esaminarle insieme allo stesso ideatore. È un’iniziativa già attuata della Camera di Commercio d’America in Italia, rappresentata da Simone Crolla intervenuto all’incontro sulle nuove imprenditorialità in sala A1 Siemens, con la conduzione di Santiago Mazza, ceo di Fotonica srl.
Crolla, nella sua posizione anche di deputato del pdl, ha fatto presente che il Governo sta per varare misure promozionali in questo settore, auspicando in tal senso la creazione di un fondo con cui le banche possano sostenere la nascita di nuove imprese, “con prestiti d’onore al tasso dell’1 per cento, garantito dallo Stato coi risparmi della riduzione del finanziamento ai partiti”.
Lo start-up nel digitale coinvolge soprattutto il mondo dei social media e in particolare nell’ambito del marketing. Lo ha spiegato Gianluca Dettori, partner di Pixel srl, raccontando la propria storia di operatore del settore e quella di alcuni talenti italiani ormai affermati, che hanno avviato imprese capaci di fare concorrenza a colossi come Google. “In Italia purtroppo c’è il più basso tasso di investimento nelle start up” – ha evidenziato Dettori – che poi ha anche illustrato un’iniziativa interessante denominata Barcamper: una struttura viaggiante di esperti informatici che girando specialmente nelle regioni del sud incontra i giovani e raccoglie idee o progetti tecnologici, offrendo loro possibilità di presentare il proprio talento a soggetti competenti e contribuire così a costruire il proprio futuro.
Mind the bridge è l’organismo rappresentato dal successivo relatore Marco Marinucci. Si tratta di un immaginario ponte tra la Silicon Valley e l’aspirazione a fare impresa digitale per i giovani che dopo gli studi si affacciano al mondo del lavoro. “Si sta affermando un tipo nuovo di impresa – ha avvertito Marinucci – non tanto da tramandare ai posteri secondo schemi tradizionali, ma che nasce anche per una sola idea progettuale” Lo sviluppo di questa idea “sarà lo spunto per il sorgere di altre imprese che si occuperanno delle sue applicazioni, con la consapevolezza che le tecnologie oggi hanno vita media di due anni e quindi obbligano chi vuol rimanere sul mercato a rigenerarsi continuamente”.
Mettere su un’impresa digitale è possibile dappertutto. Non occorre insediarsi in una grande metropoli. “Tuttavia sarebbe troppo facile limitarsi ad aprire un blog e usare facebook dichiarandosi competente in social media, ma occorre conoscere e usare anche i network specialistici”. Lo ha sottolineato nel suo intervento Luca Conti, vera e propria autorità del settore e da quest’anno mente creativa del blog del Meeting, avvertendo pure che è importante incentivare gli over 55 a servirsi della rete in modo non solo passivo, ma anche interattivamente.
Marco Zamperini di Ntt Data Italia ha presentato un interessante video sulla facilità dei bambini anche minori di dieci anni ad utilizzare gli strumenti informatici. Da operatore del settore (oltre che da genitore), Zamperini esprime però la preoccupazione che questa istintiva facilità non porti le famiglie a rinunciare alla sorveglianza, anzi alla doverosa educazione all’uso di tali strumenti. “Se non fosse così – ha concluso – da grandi questi bambini saranno solo una massa di indifferenti consumatori delle tecnologie sempre nuove”.
(M.B.)
Rimini, 24 agosto 2012