Le città del futuro: vivibili, sicure, accessibili

Redazione Web

INFRASTRUTTURE, TRASPORTI E SERVIZI: RIPROGRAMMARE GLI AGGREGATI URBANI PER UN FUTURO A MISURA DI PERSONA

 

Rimini, 21 agosto – «Dal 2007 il numero di persone che vivono in città ha raggiunto e poi superato quello degli abitanti delle zone rurali». Un dato significativo, che Massimo Calvi, caporedattore del quotidiano Avvenire, ha messo subito sul tavolo in apertura dell’incontro nell’Arena Polis Edison A1 “Pensare la città”, aggiungendo: «Anche questo spostamento di persone nelle città è all’origine della netta diminuzione delle nascite verificatasi perché in una società così sviluppata le donne si concentrano sulla carriera a discapito della famiglia oltre all’elevato costo che caratterizza l’acquisto di case e del mantenimento dei figli stessi».

A quest’ultima affermazione Mario Abbadessa, amministratore delegato Hines Italy, ha controbattuto affermando che, al contrario, «il lavoro dà stabilità e dà la possibilità economica di avere dei bambini e avere una famiglia» ritenendo che la bassa natalità sia quindi provocata dalla mancanza di lavoro nel nostro Paese. Per migliorare le città che vengono travolte da queste ondate di migrazioni provenienti dalle campagne è necessario creare città sostenibili, secondo Abbadessa, costruendo case per anziani, studenti e famiglie giovani in affitto per dare loro la possibilità di svilupparsi, oltre a infrastrutture per facilitare il lavoro alle donne offrendo loro servizi di baby-sitting. Il relatore, afferma che ad esempio «Milano è molto fornita di servizi e trasporti e per questo che la città si sta evolvendo in modo esponenziale e continuerà a farlo in futuro, a differenza di Roma che invece si sta trovando in difficoltà».

Giuseppe Bonomi, amministratore delegato e direttore generale Milano Sesto, sottolinea la tendenza generale che mostra «un passaggio dalla progettazione di volumi a quella di spazi. Bisogna trovare un modo per soddisfare la domanda di tutti i nuovi abitanti delle città con un’offerta adeguata alle loro esigenze e possibilità. Si deve partire dalla progettazione di spazi in cui sia piacevole vivere e formulare un’offerta di servizi ritagliata sul nuovo target di giovani e anziani» con lo scopo di creare vere e proprie comunità. Bonomi porta come esempio Milano Sesto, zona caratterizzata dalla presenza di industria pesante in passato che sarà protagonista di un progetto di riqualificazione con lo scopo di creare una pluralità di abitazioni e servizi che possano soddisfare tutte le esigenze economiche e sociali. «Occorre rendere questi luoghi sicuri e accessibili» ha continuato parlando delle zone periferiche e abbandonate.

Umberto Lebruto, amministratore delegato Fs Sistemi Urbani, ha concentrato la sua attenzione sull’importanza di implementare le infrastrutture di trasporto e su quanto Ferrovie dello Stato contribuirà alla crescita dell’economia e dell’occupazione dell’Italia. Il relatore ha parlato dei corridoi Ten T, linee che collegano città molto lontane tra loro come Rotterdam e Genova, o Lisbona e Kiev, in modo molto veloce e facilitando il trasporto delle merci. Quindi, Ferrovie dello Stato si impegnerà a adeguare i servizi alle esigenze dei cittadini, a «riqualificare le aree ferroviarie non più funzionanti con progetti sostenibili e a connettere i diversi sistemi di trasporto» ha concluso Lebruto.

 

(S.F.)

 

Responsabile Comunicazione Eugenio Andreatta tel. 329 9540695 eugenio.andreatta@meetingrimini.org

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