LE 11 MOSTRE DEL MEETING

Press Meeting

Rimini, 14/08/2008 – Saranno undici le mostre presenti al Meeting dal 24 al 30 agosto 2008. Oltre a queste, presenti in fiera, continuerà ad essere aperta fino al 7 settembre la mostra “Exempla. La rinascita dell’antico nell’arte italiana. Da Federico II ad Andrea Pisano” allestita presso Castel Sismondo, che sin dalla sua apertura, 20 aprile 2008, riscuote un gran successo sia tra gli appassionati che tra gli inesperti.

Il tema del protagonismo, suggerito dal titolo del Meeting 2008 “O protagonisti o nessuno”, è stato ripercorso attraverso le mostre seguendo alcuni filoni principali.
Uno di questi filoni è sicuramente quello storico di cui fa parte, ad esempio, la mostra “La primavera impossibile. Praga 1968” visitando la quale sarà possibile, attraverso oltre 50 fotografie e documenti video (tra cui una parte di “Oratorio per Praga” di Jan Nermec) ripercorrere i fatti tragici di quegli anni caratterizzati da uno stridente contrasto fra un popolo che voleva la pace e un potere che doveva imporsi con la violenza. Sarà possibile consultare alcuni materiali dell’epoca: libri, pagine di giornale e documenti.
Da segnalare è la mostra “Dati dal cielo, per riportare il mondo al cielo. I portoghesi nel tempo delle scoperte (1415-1580)” in cui verranno ripercorsi i viaggi dei principali esploratori con lo scopo di presentare alcuni fatti determinanti che aiutino a capire le ragioni che hanno spinto questi uomini a lasciare tutto per scoprire nuovi mondi.
Ricollegabile al filone storico è anche la mostra “Monumenti Cristiani nella Cipro occupata dai Turchi. Aspetti e opere di una crescente distruzione” costituita da 100 fotografie che mostrano con eloquenza la tragica condizione odierna delle chiese delle varie comunità cristiane (Ortodossa,Cristiana, Maronita e Armena) conseguente all’occupazione turca di Cipro. Questa mostra è già stata ospitata a Nicosia, a Bruxelles presso la Sede del Parlamento Europeo e il Museo Bizantino di Salonicco.

Un secondo filone è quello che raccoglie l’esperienza di uomini che sono stati grandi protagonisti della loro epoca. Di esso fa parte la mostra “Non muoio neanche se mi ammazzano. L’avventura umana di Guareschi.” in cui verrà ripercorsa, attraverso fotografie e testi, la vita di questo grande scrittore del Novecento, padre dei famosissimi Don Camillo e Peppone nell’anno del centenario della sua nascita e del quarantennale dalla morte. All’interno della mostra saranno proiettati due filmati inediti nei quali si potrà vedere e ascoltare Giovannino Guareschi e una intervista ai figli Carlotta e Alberto.
Altra mostra, la cui idea è nata a settembre 2007 insieme alla Fondazione Russia Cristiana in collaborazione con la Fondazione Solženicyn di Mosca, è dedicata allo scrittore russo Solženicyn, recentemente scomparso. Il titolo sarà “Vivere senza menzogna. Solženicyn”. La sua storia e la sua vita, come lui stesso ha raccontato nel libro Arcipelago Gulag, sono il simbolo della lotta che da sempre si ingaggia tra ogni “io” umano che prenda coscienza di sé, della propria irriducibile identità personale e di popolo, e il “male anonimo” che vorrebbe svuotarlo della sua libertà e responsabilità. Un intera parete della mostra sarà occupata dai 227 nomi, per la prima volta resi pubblici, delle persone che, rischiando la vita, aiutarono nel suo lavoro Solženicyn fornendogli materiale e testimonianze.
Restando in tema di grandi scrittori ricordiamo la mostra su Leopardi dal titolo “Quando beltà splendea. La poesia di Giacomo Leopardi”. La mostra, nel suo percorso di testi, immagini e letture dal vivo, intende riproporre ai visitatori le liriche dei Canti, nell’ordine e secondo l’articolazione pensati dall’autore. Il desiderio di felicità è stato scelto come filo conduttore delle quattro sezioni in cui è organizzato il percorso espositivo, intitolate “Un desiderio più vasto della gloria”, “Un desiderio più vasto della bellezza”, “Un desiderio più vasto dell’amore” e “Un desiderio più vasto dell’universo”.
Fa sempre parte del filone dei grandi uomini “Dall’amicizia all’azione, dall’azione all’amicizia”. Giuseppe Tovini”, la mostra dedicata a Giuseppe Tovini, di cui ricorre il decennale della beatificazione. Attraverso le sue opere si vuole raccontare un grande protagonista del movimento cattolico della seconda metà dell’Ottocento, anni in cui stava fiorendo una straordinaria presenza sociale dei cattolici. Sarà una mostra tutta video: tre cortometraggi sulla nascita delle opere per raccontare l’amore all’educazione che le ha generate

Un altro filone molto importante è quello della società e di chi, al di là di ogni circostanza, ha riscoperto un senso per la propria vita. Esempio di questa è la mostra, a cura di Paola Bergamini, Nicola Boscoletto, Alberto Savorana e Giorgio Vittadini, “Libertà va cercando, ch’è sì cara. Vigilando redimere”. Il principale intento della mostra è proprio documentare che, paradossalmente, in un luogo dove tutto sembra finalizzato alla privazione della libertà come le carceri, può nascere una domanda di verità di sé, inizio di un percorso di riconquista dell’umano. Proprio il riconoscimento dell’errore e la richiesta di perdono agli uomini e a Dio è il principio di un cammino di redenzione. Le testimonianze dei carcerati, che caratterizzano i pannelli della mostra, non saranno solo scritte ma avverranno attraverso l’esposizione delle opere da loro create. Infatti all’interno della mostra saranno allestiti i luoghi della pasticceria “I due Palazzi” del carcere di Padova con la presenza di alcuni carcerati.
Altre grande mostra è quella curata da Medicina e Persona, “Misurare il desiderio infinito? La qualità della vita”, tema di grande attualità. Cosa vuol dire una vita di qualità? E’ possibile definire quando una vita è degna di essere vissuta? Queste sono le domande a cui cercherà di rispondere la mostra mettendo al centro il rapporto tra medico e paziente come fondamentale per la guarigione. In mostra si potranno vedere gli acquarelli e le peonie dipinti da Marie Michéle Poncet, scultrice e pittrice durante un ricovero in ospedale.

A cura dell’Associazione Euresis è “Atmosphera. Realtà e miti dei cambiamenti climatici” mostra che, mettendo in primo piano i fattori essenziali del problema climatico dal punto di vista scientifico, intende mostrare la ricchezza e delicatezza dei fenomeni naturali che sul nostro pianeta cooperano a stabilire un clima adatto alla nostra vita. Nella mostra sarà presente anche una “carota” (cilindro di ghiaccio di 10 cm. di diametro e 1 m. di lunghezza) dell’Antartide che fornisce informazioni sui cambiamenti climatici sotto forma di dati chimici o fisici.
Altra mostra da citare è “Etemenanki. Alla ricerca della Torre di Babele”. La Torre di Babele è, da sempre, considerata il paradigma del “folle volo” (la sfida dell’uomo che tenta di realizzarsi con le sole proprie forze, la sfida a Dio) e, nello stesso tempo, la sperimentazione del limite, dell’incompiutezza della creatura che si affida solo a se stessa, conseguendo come risultato la divisione e l’incomunicabilità. La mostra vuole ripercorrere l’incredibile vicenda, dal racconto biblico alle tracce medievali,alla collocazione storica, all’evidenza archeologica, al significato religioso, fino all’allegoria e alla metafora. Sarà possibile osservare, presso lo stand della mostra, un frammento di un mattone della Torre di Babele.