L’ARTE ALLA RICERCA DI UNA CERTEZZA

Press Meeting

“L’arte è il campo in cui va maggiormente in scena l’inquietudine, talvolta l’incertezza, il dubbio. Dunque cosa può centrare con il titolo del Meeting di quest’anno? L’arte è un gesto umano artificioso, perché crea qualcosa che non esiste in natura, ma non è il contrario della certezza, è invece un luogo privilegiato di ricerca. L’uomo ha cercato e cerca sempre nell’arte il presentarsi del reale. La certezza consiste nella visione dell’esistenza come possibilità di cammino per l’uomo”.
Sono queste le parole di Davide Rondoni, poeta e scrittore, introduttive all’incontro che si è tenuto in sala C1 alle ore 19.00 a cui hanno partecipato Beatrice Buscaroli, storica dell’arte, e Pietro Boitani, ordinario DI Letterature comparate alla ‘Sapienza’ di Roma. “Cézanne – spiega nel suo intervento Buscaroli – è un artista in continua ricerca: egli si pone nel corso di tutta la sua esistenza il problema del dubbio, della certezza e delle immagini. Cézanne è un artista realmente epocale poiché trasporta il messaggio iniziale dell’Impressionismo in un’altra epoca e lo ‘riempie’ di nuovo significato”.
Il pittore francese sente infatti la necessità di dimostrare e di scoprire egli stesso le sue idee attraverso l’arte. “Il perseguire, spesso nel dubbio e nella sofferenza, il proprio dovere, è prova della sua instancabile ricerca – prosegue Buscaroli – e anche se Cézanne non raggiunse quella certezza tanto desiderata in vita, dopo la sua morte molti artisti colsero nelle sue opere quella profondità ultima capace di donare senso all’esistenza e all’arte.” Questa è la grande novità, secondo la docente: “Il Novecento trovò nell’arte di Cézanne una certezza che lui aveva trovato forse per gli altri e non ancora per se stesso”.
Pietro Boitani ha poi presentato il personaggio di Amleto in Shakespeare e tutto ciò che tale figura ha significato per la modernità: il principe del dubbio, archetipo dell’uomo e del dramma stesso del vivere. Boitani spiega l’improvviso cambiamento di Amleto verso la fine del dramma: “La trama dell’opera shakespeariana è radicalmente incerta, è come se vi fossero tanti fili che non portano nulla a conclusione, tutto è dubbio eppure Amleto infine una qualche certezza l’acquista.” L’Amleto del monologo, simbolo dell’incertezza, si contrappone all’Amleto del finale che decide di combattere contro Laerte perché “c’è una provvidenza speciale anche nella caduta di un passero”. Dunque in Shakespeare compare una certezza che, seppur misteriosa, sembra andare al di là della morte e della tragedia.
A conclusione dell’incontro Rondoni riprende alcuni scritti di Rilke che presentano Cézanne come una guida per il suo senso del dovere e del lavoro, dell’opera d’arte intesa come réalisation la quale dà spessore alla ricerca e all’esistenza stessa dell’uomo.

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