Sabato 20 un Incontro all’interno del ciclo “What’s human about technology?”
In un gremito Spazio Innovazione, Piazza A5/C5 alle 15.30, la tecnologia è al centro dell’incontro con due personaggi ben noti al Meeting: Lucio Rossi, Fisico e High Luminosity LHC Project leader al Cern e Luca Doninelli, Scrittore finalista al premio Strega.
Introduce il tema Rossi che racconta la sua esperienza di scienziato al Cern, esaltando in primo luogo la collaborazione fra scienziati. “Sono persone come noi, non dimentichiamolo, niente può sostituire il tu per tu”. Il fisico tiene a sottolineare come per la tecnologia siano importanti gli errori, che aiutano ad imparare e andare avanti. “Il bello del Cern è che lo scienziato non si trova isolato, ma insieme agli altri ricercatori da cui può imparare” ha proseguito Rossi, per il quale il “tu” diventa fondamentale. Riprendendo così anche il tema del Meeting, il relatore ha concluso: “La tecnologia può essere un bene per me se riesco a dare del tu alle persone che lavorano con me”.
Poi è la volta di Doninelli, che osserva come oggi rispetto al passato si lavora di più in solitudine. “Nell’epoca post-moderna – aggiunge – anche se esiste una serie di dispositivi che in teoria dovrebbero migliorare la qualità della vita, nella pratica la impoveriscono, creando solo frammentazione e annullando la libertà”.
Secondo i sociologi americani, rincara la dose lo scrittore, i romanzi non sono più indicativi del mondo com’è fatto oggi, “in gara con la televisione, perderebbero sicuramente il confronto”. Questo scenario preoccupa fortemente Doninelli, convinto che “i supporti tecnologici non possono sostituire il ruolo del libro, unico strumento in grado di mettere in moto il processo umano della memoria”.
Riferendosi, infine, anche alla testimonianza di Rossi, Doninelli conclude l’incontro con una riflessione sulla comunità, il fattore fondamentale “che offre alle persone la metodologia per affrontare positivamente i problemi”.
