Il Meeting ha aperto la sua venticinquesima edizione proponendo con grandissimo successo, davanti alle migliaia di spettatori che riempivano interamente il grande spazio dell’Arena, una grande serata di musica e teatro, un evento unico dal titolo “la Nota dominante” con il binomio d’eccellenza formato da Josè Carreras e Franco Branciaroli.
Un “concerto a due voci” con due interpreti d’eccezione che hanno regalato in passato momenti importanti al Meeting, ha ricordato nell’intervento introduttivo Emilia Guarnieri, che ha sottolineato l’intento di proporre “alcuni dei brani più significativi attraverso i quali è stata accompagnata in questi anni la nostra educazione”.
La prestigiosa presenza di Carreras aveva rappresentato l’evento inaugurale della manifestazione già 12 anni fa, con la memorabile esecuzione all’Autodromo Santa Monica di Misano delle composizioni del musicista argentino Ariel Ramirez “Misa Crolla” e ‘”Nadividad Nuestra”. Anche per Branciaroli si è trattato di un ritorno: indimenticabili le interpretazioni degli spettacoli itineranti “Miguel Manara”’ (1989), “Assassinio nella cattedrale” (1990), “Antigone” (1991). Con il “Teatro degli Incamminati” ha portato al Meeting anche i grandi spettacoli shakespeariani “La bisbetica domata” nel 1992 con Mariangela Melato e “Macbeth” nel 1994 con Elena Sofia Ricci. Branciaroli è stato inoltre protagonista nel 1998 di “In exitu” di Giovanni Testori, messo in scena a San Patrignano e al carcere di Rimini davanti ad oltre duecento detenuti.
L’attore ha letto commenti ai brani scritti da don Luigi Giussani. “Con la mia voce – aveva detto in conferenza stampa – sarà come se fosse lui presente”.
Il grande tenore catalano ha invece interpretato alcune delle arie più significative della canzone italiana e napoletana, uscite nella collana di musica classica “Spirto gentil”, che vuole trasmettere un modo originale e affascinante di vivere l’esperienza nella musica, Tra i brani eseguiti, arie di Verdi e Bellini, due brani di Donizetti (‘”Una furtiva lacrima” da “L’Elisir d’amore” e “Spirto gentil” da “La Favorita”), e i grandi classici della canzone come “Passione”, “‘Na sera ‘e maggio”, “Torna a Surriento”, fino al trascinante bis finale con “Musica proibita”.
Il pubblico è stato inoltre ammaliato dalle eccellenti esecuzioni offerte dal Trio Matisse e dal pianista Lorenzo Bavaj di brani come “La goccia” dai 24 preludi di Chopin, il primo movimento della Sonata n. 56 per pianoforte di Beethoven, il “Trio op. 100” di Schubert, il ‘”Trio Dumky” di Dvorak.
M. T.
Rimini, 23 agosto 2004