La fraternità come categoria politica. Un nuovo paradigma di formazione

Redazione Web

La fraternità come categoria politica.

Un nuovo paradigma di formazione

 

Rimini, 23 agosto 2023 – Nella “Fratelli Tutti” papa Francesco parla di “fraternità e amicizia sociale” per definire quale obiettivo deve muovere l’impegno di ogni uomo: trovare modalità attraverso cui le persone possano vivere e lavorare insieme. Solo così si potrà rispondere sinergicamente a sfide come la lotta ai cambiamenti climatici o l’individuazione di nuovi modelli per il mondo del lavoro.

È proprio per individuare questa strada comune che si è tenuto l’incontro “La fraternità come categoria politica. Un nuovo paradigma di formazione”, moderato da Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, a cui hanno partecipato: Ciro Cafiero, giuslavorista; Alessandra Luna Navarro, assistant professor in Façade Design and Engineering presso l’Università di TU Delft; e Francesco Occhetta, segretario generale della Fondazione pontificia Fratelli Tutti, tra i fondatori di Comunità di Connessioni.

Vittadini ha fin da subito evidenziato che «l’incontro vuole presentare un soggetto, nato attorno a Francesco Occhetta, che intende partire dal presupposto che la costruzione, sociale, politica o economica, può nascere solo dal basso. Fino a un decennio fa la società civile era costituita da persone che vivevano una profonda appartenenza a gruppi, religiosi, laici o politici, e queto creava un forte settarismo. Negli ultimi anni si fa strada l’idea che appartenenza non significa chiusura. ma è la chiave per dialogare con l’altro».

Prendendo la parola, Occhetta ha raccontato come «Connessioni sia un’esperienza di vita con tre obiettivi: creare una nuova classe dirigente e accogliere persone e realtà che non sanno dove andare; conoscere e presentare esperienze di vita e metterle in contatto tra loro; il terzo punto riguarda la costruzione di un modello di conoscenza e di relazione che permetta di andare incontro a chiunque». Fanno seguito a Occhetta le parole di Tommaso Galeotto e Giulia Milani, due giovani pionieri dell’esperienza di Connessioni: «La nostra comunità è un’associazione che riunisce giovani da tutta Europa; durante l’anno si organizzano incontri su temi che riguardano la politica italiana e internazionale. Tuttavia, non si vuole porre al centro del nostro fare l’associazionismo, ma l’amicizia tra di noi», racconta Tommaso. Una presentazione di Comunità di Connessioni evidenziata anche dalla forma che prendono i loro incontri, come racconta Giulia: «I momenti in cui ci troviamo iniziano con gesti aventi come obiettivo quello di costruire un clima spirituale e di discernimento. Si entra poi nel vivo della giornata con l’intervento dell’ospite, a cui fa seguito il laboratorio politico, dove ogni partecipante può condividere il proprio pensiero rispetto a quanto emerso. La giornata si conclude poi con la plenaria, dove ogni gruppo di lavoro fa una sintesi di quanto emerso, e il pranzo condiviso».

«Abbiamo preso come paradigma del nostro impegno l’idea di fraternità» racconta Occhetta. «Per noi fraternità significa rinascere di fianco all’altro. Questo non vuole essere uno slogan ma il tentativo di dare futuro ai nostri giovani. Noi siamo ricchi degli amici che abbiamo».

Ciro Cafiero ha raccontato come in Comunità di Commissione si interroghi il significato di “amicizia”, «anche per quanto riguarda il mondo della politica e del lavoro: abbiamo scoperto che questa vuol dire farsi vicini all’altro per superare le difficoltà».

Le ultime parole sono state quelle di Alessandra Luna Navarro, la quale ha evidenziato che «oggi come mai prima occorre comprendere di cosa necessitano il mondo della politica, dell’economia e del lavoro. Ogni nostro sforzo ha un costo. Per questa ragione, occorre ottimizzare il nostro impegno e capire quali sono davvero i bisogni che abbiamo. Perché ciò avvenga, però, occorre essere insieme».

(A.P.)

Scarica