La crescita professionale e la realizzazione nel mondo del lavoro

Press Meeting

Rimini, 20 agosto 2017 – Si è aperto oggi, nell’Arena “Ognuno al suo lavoro” B1, il ciclo di incontri legato all’omonima mostra, dedicata al rapporto tra giovani e occupazione e al lavoro come espressione di identità e potenzialità della persona.
Come ha spiegato Francesco Seghezzi, moderatore dell’incontro “La crescita professionale e la realizzazione nel mondo del lavoro” e tra i curatori della mostra, «obiettivo di questi momenti di dialogo è permettere ai visitatori di confrontarsi direttamente con le testimonianze di chi queste tematiche le ha vissute e le vive quotidianamente». Tali argomenti sono affrontati da due angolazioni: quella di chi è già da molti anni all’interno del mondo del lavoro e quella di chi, invece, c’è appena entrato o cerca di farlo. A discutere del tema sono stati Carlo Fumagalli, maintenance manager della società SEA Aeroporti Milanesi, e Giacomo Finotto, neo marketing specialist di una multinazionale norvegese.
I relatori hanno subito evidenziato l’importanza di un percorso professionale personale, focalizzato sulla formazione e sulla crescita delle competenze del singolo. Ma, soprattutto, hanno ribadito la necessità di avere al proprio fianco un “maestro”, che possa insegnare e trasmettere tali competenze. Finotto ha raccontato di Maria Rosaria, madre di un suo amico e grande lavoratrice, che, incalzandolo con domande, obiezioni e consigli, lo ha condotto nella scelta del suo attuale lavoro. Vero “maestro”, è stato, poi, il suo primo capo: «Mi ha fatto crescere, portandomi con sé in decine di incontri con clienti in tutta Italia, e così mi ha consentito di aumentare le mie competenze ed esprimere la mia personalità. Mi ha responsabilizzato, come un padre che insegna al figlio a nuotare: all’inizio porta in acqua il bambino, tenendolo dalla pancia, e poi pian piano toglie le mani, fino a che il piccolo non è capace di galleggiare da solo».
Anche Carlo Fumagalli ha sottolineato che «la formazione non deve concepirsi come qualcosa di legato all’inizio della carriera, ma come continua lungo tutto il percorso professionale». L’affermato manager ha raccontato di aver cambiato molti lavori dopo la laurea in ingegneria nel 1990, fino all’attuale posizione direzionale in SEA, quale responsabile della manutenzione impianti. «Nel mio lavoro ho sempre dovuto “reimparare” le conoscenze che già avevo acquisito. Ora che lavoro in SEA, c’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire, perché, a fronte di 70mila persone che passano per Malpensa ogni giorno, ci sono sempre esigenze nuove e diverse a cui far fronte». Secondo Fumagalli, c’è un aspetto che lega il lavoro di ieri con quello di oggi e di domani e che deve caratterizzare anche i giovani e chi cerca un occupazione: «Il punto vero è finire la giornata e chiedersi che cosa si è costruito». Tutto ciò non solo a livello materiale, retributivo o professionale, ma, soprattutto personale: la costruzione più importante è quella della propria persona, che non può prescindere da un costante aggiornamento».

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