La crepa e la luce. Intervista a Elisa Fuksas

Redazione Web

Rimini, 24 agosto 2021 – Stefano Fiore ha intervistato Elisa Fuksas, scrittrice e regista, che sta lavorando ad un documentario su Ornella Vanoni, ed inizia l’intervista al Lido di Scauro, dove la tradizione narra abitassero i martiri Giovanni e Paolo, due rampolli patrizi romani, convertiti al cristianesimo. Elisa racconta che la sua storia personale è analoga a quella dei due martiri solo per il modo, improvviso, della conversione: «È stata una causalità a metà tra la commedia ed il dramma», ha commentato, raccontando che l’uomo con cui stava per tradire il suo fidanzato, prima di toccarla, le chiese, alle cinque di mattina, sull’uscio di casa, di sposarlo in Chiesa (e lei neppure era battezzata). Questa richiesta la ha mossa, ha riferito, ad apprendere un linguaggio sconosciuto (quello della fede), iniziando col leggere per conto suo la Bibbia (che lei, regista e scrittrice, ha definito un libro che racconta “storie”). Questo ha mosso una serie di incontri, con un prete che ha sposato i genitori, con cui ha raccontato essere andata a parlare, che gli ha presentato un altro prete (don Elia) con cui è nata un’amicizia che la ha condotta fino al battesimo.

Elisa ha poi parlato del suo libro “Ama e fa ciò che vuoi” nel quale narra la sua esperienza, per cui il volto di Dio (che lei chiama «il mistero» appartenendo all’indicibile) si trova in quello delle persone amate. La fede, ha continuato, è lo strumento che la aiuta a star di fronte all’idea della morte, che le si richiama ogni giorno. «Col battesimo», ha detto, «si rinasce, ma mentre biologicamente si nasce, col battesimo in età adulta si sceglie di nascere. C’è quel bellissimo comandamento che dice “ama il prossimo tuo come te stesso”, che pone la questione di quanto tu ami te stesso, perché solo amando se stessi si può amare il prossimo». In fondo, ha concluso, «la fede mi ha dato un nuovo sguardo sul mondo».

(C.C.)

Scarica