Rimini, domenica 19 agosto – Il tema della mobilità si collega strettamente alla libertà di movimento di persone e merci favorita dall’abbattimento delle frontiere attraverso cui “si realizza la costruzione dell’individuo e quindi della felicità”. Con queste parole Roberto Sommelli, giornalista e scrittore, ha aperto il primo incontro nell’Arena Move To Meet A1, il nuovo spazio del Meeting di Rimini dedicato alla mobilità sotto le sue molteplici sfaccettature. Sulla stessa prospettiva è stata concorde Barbara Marinali, consigliere dell’Autorità di Regolazione dei trasporti, secondo cui un paventato ritorno alle frontiere è “antitetico alla globalizzazione”, soprattutto considerando una digitalizzazione sempre più avanzata dei mercati e delle fonti di accesso all’offerta commerciale nel settore.
Un’offerta di mobilità che tocca differenti categorie di persone, inclusi gli studenti che si muovono non solo dall’Italia verso l’estero, ma anche viceversa, come ha evidenziato Ferruccio Resta, rettore del Politecnico di Milano, sottolineando come l’Italia debba continuare ad essere una meta attrattiva e non un luogo di partenza. Cifre alla mano, il rettore ricorda come oltre 85.000 giovani ogni anno vengano a studiare nel nostro Paese perché ritengono l’Italia un paese attrattivo dal punto di vista della qualità della vita e della formazione. “Disegnare la mobilità vuol dire disegnare l’attrattività del Paese” – sostiene, indicando che il rischio maggiore è la perdita di competitività dei player che non riusciranno a stare al passo con i tempi.
Un processo irreversibile di continuo avanzamento, nonostante le difficoltà dovute alle realtà dei singoli stati e delle singole realtà locali, poiché la libertà di movimento è un diritto acquisito, come ha sottolineato Marco Piuri, direttore del gruppo FNM: in termini di competizione hanno il loro preso i sistemi di mobilità locali non integrati, legati ancora a contesti definiti da confini istituzionali.
Il confronto ha toccato quindi gli aspetti connessi all’ingresso di nuovi operatori ed alla necessità di individuare le reali motivazione degli spostamenti. “Ripensare le grandi città in funzione delle esigenze della popolazione” è il fondamentale obiettivo che, secondo Marinali, ci si deve porre con una stretta connessione alla tematica della concorrenza.
Se da un lato la domanda è mutata, anche attraverso l’utilizzo di dispostivi mobili, dall’altro non deve venir meno la tutela dell’utenza: l’Autorità di Regolazione dei trasporti si muove nell’ottica di garantire la sicurezza e la tutela in un mercato della mobilità estremamente competitiva ed internazionale. Una competitività che, secondo Piuri diverge sia verso le differenti modalità di trasporto, sia a livello territoriale, nelle realtà locali non ancora integrate fra loro, senza dimenticare che la concorrenza proviene anche da aziende che entrano nel mercato della mobilità provenienti da altri settori. Proprio su queste novità, Marinali ha sottolineato la necessità di assicurare prima di tutto la sicurezza, alla cui base sta la necessità di regole certe e definite che permettano ai competitors di operare con flessibilità e qualità.
Sommella ha concluso, quindi, l’incontro evidenziando come il “mezzo maggiore di libertà di movimento” sia l’immaginazione, che ci permette di “captare il cambiamento ragionando con la nostra testa” anche su queste tematiche fondamentali per la nostra quotidianità.
(S.Z.)