Rimini, 23 agosto – Auditorium Intesa Sanpaolo A3 gremito, a mostrare l’accoglienza sempre caldissima del pubblico del Meeting ad ogni spettacolo di Paolo Cevoli.
Il comico riccionese, autore e interprete del testo, si è prodotto in un una personalissima rivisitazione del Libro dei Libri, la Bibbia, riletta alla sua maniera spiazzante e istrionicamente divertita, accompagnandosi con brani della musica leggera italiana, arrangiati da Davide Belviso e interpretati dalle cantanti Daniela Galli, Silvia Donati e Cristina Montanari, con la regia di Daniele Sala.
L’inizio dello spettacolo spiazza subito il pubblico con l’esecuzione di “ Che confusione … Sarà perchè ti amo” de I Ricchi e Poveri. “Cosa c’entra questa canzone con la Bibbia? – chiede il comico entrando in scena – Pupo, che la scrisse, non è uno stupido. C’entra perché è dalla confusione che Dio ha voluto far nascere tutto queste meccanismo, questo stabilimento balneare… “.
Una Bibbia molto cevoliana, dunque. Il libro più diffuso al mondo ma anche il meno letto. “E per quelli che non l’hanno letto gli dico come finisce: finisce bene … il Figlio risorge …”.
“Ma questo Dio – si chiede – è buono o cattivo?. Dio mostra che vuole bene agli ebrei anche nella loro vita di tutti i giorni”. Ma è buono o cattivo? “È La stessa domanda che mi pongo, che tutti ci poniamo ogni sera ascoltando il telegiornale”.
La sua comicità ripercorre e ridisegna fatti e personaggi della Genesi: “Il giardino dell’Eden… green economy … Dio era così avanti… E Adamo, nell’Eden con Eva, che fa la figura del sempliciotto o del patacca, come si dice in Romagna. Giobbe, il povero Giobbe, colpito da mille sfighe, deriso pure dalla moglie. E Nabucco, una specie di Donald Trump dell’epoca che vuole conquistare il popolo d’Israele. Davide, piccolo e furbo, che si inventa un modo di ammazzare il cattivo gigante Golia. Violenza familiare … litigi domestici, adulteri … Cambiano le modalità ma il cuore dell’uomo e la sostanza sono sempre quelli. I problemi non si risolvono, si modificano, per cui sul palco marciamo con leggerezza e ironia”.
E poi un accenno al Nuovo Testamento, che sarà materia di un prossimo spettacolo: “La storia di un innamoramento, quella di Dio per la fanciulla più bella del mondo, una cotta tremenda … e a lei per discrezione manda l’arcangelo Gabriele a chiederle la mano … e in quell’istante tutto l’universo trattene il fiato… poi esplode in una grande festa …”.
(M.T.)