INVITO ALLA LETTURA ECONOMIA SOCIALE DI MERCATO. LA CREAZIONE DI VALORE NELLE IMPRESE SOCIALI

Press Meeting

“Presentiamo al Meeting una nuova ricerca a cura della Fondazione Nuova Italia – ha puntualizzato il coordinatore dell’incontro, Camillo Fornasieri – espressione di un’attenzione al sociale, che rappresenta un filone della destra italiana”
Alberto Manelli, Consigliere Delegato per il Centro Intervento Sociale della Fondazione, ha segnalato che la ricerca in oggetto rappresenta “il completamento di un trittico”: dopo la ricerca su welfare community e quella sull’economia sociale di mercato, l’attenzione si è concentrata sulla creazione di valore dell’impresa sociale. Il relatore ha sottolineato che i termini economia e mercato, da una parte, e sociale, dall’altra, non sono necessariamente antitetici e contraddittori: “Anzi, questo modello di impresa sociale è in grado di conciliare i termini. Abbiamo preso un campione di 400 imprese sociali e ne abbiamo misurato la ricchezza creata. Il risultato è stato che il capitale investito in quelle imprese ha reso il 17%. Insomma esiste una realtà votata al sociale, che sa ‘stare in piedi’ economicamente”. Il professor Manelli ha osservato che questo dato dovrebbe rendere più disponibili le banche, oggi ancora difficilmente accessibile da parte di certe realtà.
Isabella Rauti, Consigliere Nazionale di Parità del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ha auspicato un welfare “in cui ci sia posto per i diritti, come per la responsabilità”. “C’è un dibattito – ha proseguito – che investe anche nostro Paese, sui limiti di un certo stato sociale. Si stenta però a passare da conclusioni teoriche ad applicazioni pratiche. Da uno stato assistenzialista e dirigista, si deve spostare il baricentro sulla società; senza far scomparire lo stato a cui resta un potere di regolamentazione e controllo. La sussidiarietà è il principio ispiratore”. La relatrice ha segnalato che le ricerche presentate al Meeting danno un contributo per individuare la strada giusta da intraprendere. “Credo che oggi nessuno possa negare – ha concluso la Rauti – che c’è un disperato bisogno di un nuovo modello di socialità, che sappia liberare energie nuove e determinare un nuovo tipo di sviluppo”.

V.C.
Rimini, 24 agosto 2007