INVITO ALLA LETTURA: IL VENTO DI DIO

Press Meeting

“Si udì il rumore come di un vento impetuoso” e “Il vento soffia dove vuole, ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va”. Leggendo il titolo del libro, la mente di Sua Eccellenza Mosignor Rino Fisichella è tornata a questi passi evangelici che descrivono il manifestarsi dello Spirito Santo. Nella storia della Fraternità Sacerdotale Missionari San Carlo Borromeo, raccontata nel libro “Il vento di Dio” dal suo fondatore Massimo Camisasca, Monsignor Fisichella riconosce chiaramente l’azione dello Spirito e il senso di appartenenza (ovvero la capacità di ascoltare i suggerimenti dello Spirito) di don Massimo che hanno permesso la nascita di questa comunità. “La Fraternità è opera di Dio ed è riprova del primato della Grazia: possiamo fare le cose perché c’è la Grazia di Dio. E se Dio parla bisogna ascoltarlo, obbedirgli”. Non passa inosservata agli occhi del teologo la data di fondazione della Fraternità, il 14 settembre. In quel giorno cade infatti la festa dell’Esaltazione della Croce. Questa ricorrenza serve a ricordare che la possibilità di redenzione per l’uomo esiste dal momento in cui Cristo si è sacrificato per noi. Questo è quindi l’inizio, la mossa salvifica di Cristo. E la fine? La fine, suggerisce Fisichella, è la riforma della Chiesa. “C’è tanta gente che crede e tanta gente che vuole credere, serve qualcuno che annunci loro la venuta di Cristo”. L’invito è poi esteso a tutta la comunità cristiana: “Non solo è opportuno conoscere Cristo, ma abbiamo il compito di portarlo agli altri”.
Alfredo Scarfone, imprenditore, è rimasto colpito dai molti suggerimenti utili per la conduzione di un’impresa trovati in un libro che racconta di una comunità di sacerdoti. Innanzitutto, si è trovato in perfetta sintonia con la definizione data del termine ‘educare’, inteso non come sostituirsi all’altro nel momento del giudizio, ma come affiancarlo e cercare di giungere insieme a un giudizio comune; è rimasto inoltre colpito dal legame tra le parole communio e communicatio: la comunione non viene intesa come qualcosa di relegato alla sfera spirituale dell’animo umano, ma come qualcosa di tangibile, che per concretizzarsi ha bisogno di essere comunicata.
Massimo Camisasca ha infine ringraziato per la presenza, interpretata come segno di amicizia, di Monsignor Fisichella, e si è detto entusiasta di aver vissuto e vivere l’esperienza della Fraternità San Carlo. In essa si è realizzata e si realizza la più grande soddisfazione della sua vita, quella di poter lavorare con gli amici che Dio gli ha messo accanto.

F.T.
Rimini, 22 agosto 2007