India: una nuova potenza mondiale?

Redazione Web

Rimini, 25 agosto 2024 – Alle ore 13:00, presso la Sala Conai della Fiera di Rimini, si è svolto il convegno dal titolo India: una nuova potenza mondiale?”. All’incontro – moderato da Gianluca Comin, fondatore di Comin & Partners – hanno partecipato don Bosco Darsi, sacerdote della Diocesi di Vijayawada in India; Vincenzo De Luca, ambasciatore d’Italia in India; e Marco Masciaga, corrispondente de Il Sole 24 Ore da New Delhi.

Nonostante abbia superato la Cina per popolazione mondiale – 1 miliardo e 430 milioni di persone, il 40 per cento delle quali ha meno di 25 anni – alla domanda se l’India possa diventare una nuova potenza mondiale molti osservatori rispondono “no”, per diversi motivi: il Paese è sbilanciato sull’agricoltura e manca di un comparto manifatturiero, istruzione e sanità sono carenti, la partecipazione delle donne al lavoro è tra le più basse al mondo. «Nonostante le trasformazioni in atto, l’India rimane un Paese complesso e multiforme, ancora da comprendere appieno», ha spiegato Gianluca Comin, fondatore Comin&Partners.

Vincenzo De Luca: Il ruolo strategico dell’India nella geopolitica globale

«L’India oggi non si autodefinisce più un Paese non allineato, come ai tempi di Nehru, ma piuttosto un Paese del multi-allineamento, ponendo al centro i propri interessi nazionali di autonomia strategica », ha spiegato Vincenzo De Luca, ambasciatore d’Italia in India, indicando come l’India stia rivedendo le sue alleanze, specialmente in risposta alle tensioni con la Cina. Lo scontro militare del 2020 è stato un punto di svolta che ha spinto l’India a rafforzare le proprie alleanze internazionali, cercando di assumere un ruolo più attivo sulla scena mondiale. Da qui, l’importanza della collaborazione con gli Stati Uniti, il Giappone e l’Unione Europea, in una prospettiva di contenimento dell’egemonia cinese nel contesto della strategia dell’Indo-Pacifico. «L’India sta cercando di evolvere da una posizione di non allineamento a una posizione più attiva e proattiva, pronta a prendere decisioni importanti per affermarsi come potenza globale».

Paese pieno di contraddizioni, le sfide dell’India per diventare una superpotenza economica e politica sono quelle del riequilibrio sociale, della sanità generalizzata come servizio e dell’educazione per tutti e anche di una compiuta urbanizzazione, come dimostrano i 950 milioni che ancora vivono nei villaggi in India a fronte dei circa 600 nelle città. «L’India ha un grande potenziale dal punto di vista dei talenti informatici, tecnologici e ingegneristici e la demografia gioca a suo favore. Guardo con fiducia ai prossimi anni e alla dialettica democratica che si è ravvivata dopo le ultime elezioni», ha concluso De Luca.

Marco Masciaga: Le sfide interne e le opportunità economiche dell’India

Marco Masciaga, , corrispondente de Il Sole 24 Ore da New Delhi, ha analizzato le sfide interne che l’India deve affrontare per realizzare il suo potenziale economico. «Il decennio dei due mandati di Narendra Modi è stato caratterizzato dallo strapotere del Primo Ministro e del suo partito, il BJP. Tuttavia, il recente governo di coalizione potrebbe portare a un riequilibrio dei poteri», ha affermato Masciaga, suggerendo che questa nuova fase politica potrebbe essere più equilibrata e sana per la democrazia indiana.

Masciaga ha poi discusso le opportunità per le imprese italiane, sottolineando come l’India, pur essendo la quinta potenza mondiale dal punto di vista economico, debba ancora colmare un divario significativo rispetto alle economie di Stati Uniti e Cina. «L’India ha bisogno di crescere anche dal punto di vista della manifattura per creare posti di lavoro e permettere a strati più vasti della popolazione di emanciparsi economicamente».

Per sostenere questa crescita è necessario che l’India investa pesantemente su due settori: salute e istruzione. «Senza un servizio sanitario alla portata di tutti, la speranza che le persone abbiano le risorse per occuparsi di qualcosa di diverso che sopravvivere è impensabile. Occorre pensare più a lungo termine e investire sulla scuola. Il futuro non è scontato: non basta essere tanti per essere in grado di avere un ruolo nell’economia mondiale».

Bosco Darsi: Le sfide sociali e il ruolo della Chiesa Cattolica in India

Bosco Darsi, sacerdote della Diocesi di Vijayawada collegato in video, ha offerto una testimonianza diretta delle sfide sociali che l’India deve affrontare, in particolare per quanto riguarda il sistema delle caste e la condizione delle donne. «Il sistema delle caste continua ad avere un grande impatto sulla società indiana, con discriminazioni, sfruttamento e violenze che colpiscono soprattutto i Dalit, i cosiddetti ‘intoccabili’», ha dichiarato Darsi, sottolineando come la Chiesa Cattolica stia cercando di promuovere la dignità umana attraverso programmi educativi e sociali.

Darsi ha anche illustrato il progetto “Talita Kumi Unnati”, che si concentra sull’emancipazione delle donne e delle ragazze, offrendo loro opportunità di istruzione e sviluppo. «L’India potrà diventare una potenza mondiale solo quando milioni di persone povere riceveranno un’istruzione. All’Italia chiedo amicizia, più consapevolezza e sostegno alle attività per emancipare bambine e ragazze. Insieme possiamo creare una nuova rete di speranza», ha affermato Darsi, invitando tutti a sostenere questi sforzi per migliorare la vita delle persone più vulnerabili. «Serve un approccio olistico, servono politiche egualitarie e un cambiamento sociale di mentalità. Siamo 1,4 miliardi di persone e non abbiamo vinto alcuna medaglia d’oro alle Olimpiadi: questo dice di quanto i giovani siano trascurati. La vera leva per la trasformazione è l’istruzione».

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