Incontro al protestantesimo americano

Press Meeting

Guardare la realtà senza paura, in un atteggiamento leale, senza pregiudizio, ma riconoscendo il valore della vita e dell’uomo. John Zucchi, docente del dipartimento di Storia e studi classici dell’Università McGill, Canada, introduce l’incontro di presentazione dell’edizione in lingua inglese del libro “Teologia protestante americana” di don Luigi Giussani richiamando il titolo del 34° Meeting dell’amicizia fra i popoli: ‘Emergenza uomo’. All’incontro delle 17, in sala D3, partecipano Andrew Davison, Tutor in Doctrine alla Westcott House di Cambridge e Archie Spencer, professore associato di Teologia negli Acts Seminaries e alla Trinity Western University, Canada.
“Don Giussani ha studiato, approfondito e incontrato le confessioni protestanti nordamericane mantenendo sempre una posizione di dialogo aperto e rispettoso – afferma Spencer – e anche oggi il suo carisma dialoga con i protestanti partendo dal riconoscimento del dono della vita e da tre grazie fondamentali per l’uomo: il senso religioso, l’incarnazione di Cristo e la Chiesa una e santa”. Spencer racconta la sua esperienza dell’incontro con don Giussani, un uomo già stanco e sofferente, ma al tempo stesso sereno e gioioso. “Ho sentito il suo grido: ‘Siate uomini davvero, impadronitevi della vostra fede’. La sua preoccupazione era quella che tutti potessero davvero sperimentare l’attrazione di Gesù nella loro vita. E per questo il suo carisma fa bene anche a noi protestanti, contro ogni riduzione sociale, politica ed economica”.
La società americana vive il relativismo e la dimenticanza di Cristo, un annichilimento del senso religioso e la tentazione sempre più forte dell’autosufficienza. “La responsabilità di noi protestanti è rispondere all’invito di don Giussani: paragonare l’esperienza con la realtà, difendere il senso religioso e cercare la verità e la bellezza. Per questo il ‘Gius’ può essere per noi un grande aiuto. Prima di tutto a essere leali con la nostra fede sperimentata nella vita e leali nel dare spazio all’incontro di Dio con la nostra umanità”.
Un incontro che cambia la vita in un continuo ricominciare. Perché l’esperienza cristiana si rinnova continuamente nel riconoscere la presenza di Gesù nella nostra vita. “Quello che più mi impressiona dell’esperienza di don Giussani e di ciò che scrive in questo libro è il continuo affidarsi alla contemporaneità del Signore che è qui e ora – spiega Davison – e il continuo mettere la prova la fede nell’esperienza. Giussani racconta una storia di verità e di libertà e per questo è amorevole nei confronti dei fratelli protestanti”. La posizione protestante nasce da una ricerca di libertà. E Davison aggiunge: “Giussani ha sempre detto ‘cercate la libertà nella verità’. Per questo oggi posso dire con serenità che proprio grazie a don Giussani e a Comunione e Liberazione ho fatto pace con il mio passato di protestante carismatico. La mia fede è sostenuta dal confronto con il carisma del Gius e con il movimento”.

(P.C.)

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