In viaggio per… healthy city, la città del benessere

Press Meeting

Rimini, mercoledì 22 agosto – Nell’ambito degli approfondimenti e dibattiti dedicati al tema della salute, nello spazio Arena Meeting Salute C3 alle 19, si è svolto l’incontro: “In viaggio per healthy city, la città del benessere”. Hanno partecipato: Furio Honsell, vice presidente della Rete delle Città Sane dell’OMS; Andrea Lenzi, presidente Comitato di Biosicurezza e Scienze della Vita della Presidenza del Consiglio dei Ministri e presidente Health City Institute; Roberto Pella, vice presidente Vicario di Anci. Ha introdotto e coordinato l’incontro Luigi Cammi, referente Meeting salute, il quale ha sottolineato l’attualità e la decisività del tema in oggetto.
“In effetti – ha rilevato Lenzi, medico endocrinologo – le città sono diventate sempre più patogene, veico-latrici di malattie di natura cardiovascolare, respiratoria o psicologica (stress o depressione)”. Lenzi ha fat-to riferimento a un dato statistico importante: “Da alcuni anni la percentuale della popolazione mondiale che vive in città ha eguagliato quella di coloro che vivono nelle campagne. Secondo proiezioni statistiche è possibile che nel 2050 la percentuale di coloro che abiteranno in città possa salire al 75%”. Per questo motivo Lenzi si è reso disponibile per coordinare una sorta di think tank, un gruppo di esperti impegnato nell’analisi e nella soluzione di problemi complessi, un pensatoio costituito da 150 esperti, 7mila soggetti partecipanti di varia natura, con 14 città metropolitane coinvolte, e una trentina di pubblicazioni. Fra que-ste, un manifesto che enuncia una serie di raccomandazioni su ciò che è possibile fare per raggiungere uno standard di vita migliore. Lenzi ha concluso il suo intervento con una frase di Italo Calvino: “Di una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua meraviglia”.
Pella ha ricordato il ruolo centrale dei sindaci nella vita della città: “Le città hanno bisogno di lavoro, di si-curezza, ma anche di benessere e salute – ha detto –. Healthy city esprime la consapevolezza che si può realizzare quel gioco di squadra che può esser utile per la salute dei nostri cittadini, adottando un approc-cio olistico”. In questo senso ha proposto una serie di iniziative concrete: una nuova progettazione urbana; una mobilità sostenibile, incentivando l’uso della bicicletta e il movimento a piedi; l’educazione ambientale a scuola; la trasformazione della città in una palestra a cielo aperto; una governance che coordini, attraverso un gioco di squadra, università, associazioni etc.
Honsell, matematico di formazione (già rettore dell’università di Udine, nonché sindaco), ha mostrato come “nelle società con maggiori disparità economiche vi siano anche coefficienti di condizioni di salute più sfavorevoli. Viviamo in società in cui coesistono quattro generazioni. Occorre farsi carico delle condizioni intergenerazionali”. Pella ha poi ribadito che “l’importanza dell’attività fisica, l’imprescindibilità di una buona prevenzione in campo sanitario, una buona alimentazione e, in quest’ambito, la raccomandazione della dieta mediterranea”. Lenzi ha ridimensionato e precisato il ruolo della di quest’ultima, ricordando come “essa assicuri un livello energetico due o tre volte superiore al necessario. Insomma, la dieta mediterranea era adatta nel passato a chi svolgeva un’intensa attività fisica e può essere valida per le ge-nerazioni attuali solo se è connessa ad un significativo esercizio fisico”.

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