IN 600 PER LA GRANDE CATTEDRALE DEL MEETING

Press Meeting

Rimini, 09 agosto 2012 – Inizia oggi il cantiere del Meeting con l’arrivo dei primi volontari: 150 ragazzi che si aggiungono ai 15 falegnami provenienti dalla Brianza, già a Rimini da qualche giorno. Tra il 10 e il 12 agosto si aggiungeranno altri volontari che rimarranno a Rimini fino al 17: circa 450 persone in tutto, provenienti da Ferrara, Lugano, Modena, Parma, Bologna, Milano e naturalmente Rimini, per raggiungere il numero complessivo di 600, tra ragazzi e adulti.

“Gli studenti che sono arrivati oggi – racconta l’ingegner Franco Casalboni, che coordina i volontari durante la fase di allestimento – provengono per lo più dalle facoltà di architettura di Milano, dall’Accademia di Brera e dalle facoltà dell’Università di Bologna. Poi ci sono tanti adulti che arrivano veramente da tutta Italia”. Sono varie le mansioni: dal lavoro di falegnameria a quello grafico, dal magazziniere al trasportatore, dall’elettricista all’imbianchino e tanto altro. L’importante è essere disponibili a imparare e a fare. “Mostre, ristorazione, villaggio ragazzi, il padiglione dello sport e gli spazi comuni, come le piazze delle mostre e i percorsi – racconta Franco Casalboni – saranno il cantiere quotidiano di tutte queste persone. La giornata ha un ritmo serrato e orari ben definiti. Alle 8.45 si incomincia con le lodi, poi dalle 9 alle 13 si lavora, pausa pranzo fino alle 14.15 e poi si ricomincia fino alle 18.45. Non mancheranno anche turni serali dalle 20.30 alle 23 per le giornate del 17 e del 18 agosto”.

Adulti e ragazzi, provenienti da numerose città d’Italia, si pagano il viaggio, l’alloggio, rinunciando magari a qualche giorno di vacanza in più per costruire il Meeting: un’esperienza e testimonianza che è il cuore della manifestazione. “Guardando i ragazzi al lavoro, così tante persone, ognuna di esse con il suo carattere, con la sua provenienza, che collaborano gratuitamente ad un opera comune, guardando tutto questo, scaturisce uno stupore e una gratitudine enorme per il grande miracolo che accade ogni anno”, conclude Franco Casalboni.

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