L’incontro proposto questa sera dall’Associazione Famiglie per l’Accoglienza – ha spiegato introducendo i relatori il presidente dell’associazione Mario Mazzi –vuole affrontare il tema del valore della famiglia e cogliere con esempi e contributi come questa sia fattore di costruzione di un popolo e di una società. Accanto a questo tema, si è parlato anche della funzione delle istituzioni, che – ha detto ancora Mazzi – è preziosa, perché un’esperienza può essere grande, ma ha bisogno sempre di chi la aiuta ad essere incidente e incontrabile.
Primo intervento quello di Juliàn Carròn, Docente alla Facoltà Teologica San Damaso di Madrid. Quale novità – si è chiesto Carròn – introduce nella realizzazione della persona il rapporto uomo-donna nel matrimonio? E quale il valore dell’educazione dei figli? Per rispondere a questa domanda è necessario partire dall’esperienza: un amore è in primo luogo la sorpresa per una presenza che corrisponde. Niente ci richiama all’Essere più di quel rapporto. Dal primo istante c’è infatti la consapevolezza che quella persona ti è data, e che non sei tu a mantenerla; rendersi conto di questo riempie di commozione e gratitudine. Quanto più il rapporto viene guardato con questa consapevolezza, tanto più ci si rende conto che richiama a un Altro: il suo significato è richiamare al Significato. In questo senso si comprende anche il valore dell’educazione dei figli: quanto più i genitori vivono con pienezza e verità la loro vocazione di figli, tanto più sono in grado di svolgere il loro compito di educatori. E nell’educazione i genitori realizzano la loro paternità, perché insieme alla vita comunicano ai figli il significato: lo comunicano tramite la testimonianza di che cosa può essere la vita vissuta nella sua pienezza. Facendo riferimento a Famiglie per l’Accoglienza, Carròn ha detto che l’accoglienza sta nello stesso DNA della famiglia, e per questo l’Associazione ha prolungato la vera essenza della famiglia. Non si può prescindere da una difficoltà – ha concluso – ma il Mistero si è fatto compagno all’uomo, utilizzando lo stesso metodo dell’attrattiva.
Ha poi preso la parola la vice presidente di Famiglie per l’Accoglienza, Rosy Serio, che ha raccontato della sua esperienza familiare e con l’Associazione. La Serio ha anche illustrato il progetto dei “Punti Famiglia”, che si propone di dare visibilità e rilevanza pubblica all’Associazione.
Terzo intervento quello di Grazia Sestini, Sottosegretario al Ministero del Lavoro e Politiche Sociali. La Sestini ha rivendicato la giustezza della bocciatura dello statuto della regione Toscana operata dal governo, definendola un gesto di libertà e un servizio alla vita civile del Paese. Ha quindi illustrato le possibilità di sostegno che le istituzioni possono offrire alla famiglia: ci vuole un sistema di servizi che non tenti di sostituire la realtà già esistente, ma che la sostenga.
Ha preso infine la parola il Presidente della Regione Lazio, Francesco Storace, per raccontare dell’esperienza in tema di sostegno alla famiglia della sua Regione, che proprio su questo tema ha voluto fondare il suo statuto, e per ribadire la necessità che tali politiche si fondino sul primato dell’uomo e sul valore della persona.
T.P.
Rimini, 25 agosto 2004