Negli anni scorsi a Rimini erano giunti i ritmi e le storie del fado portoghese, del blues e del samba. Quest’anno il viaggio alla riscoperta dei grandi generi musicali del mondo prosegue con il Tango. Andrà infatti in scena domani al Meeting lo spettacolo “Tangaruah, historia, musica, baile, poesia”, un percorso storico-musicale curato da Carlotta Santandrea e dall’argentino Patricio Lolli in compagnia di un ensemble di musicisti italiani ed argentini e con la partecipazione del ballerino di Buenos Aires Alejandro Gabriel Angelica.
Lo spettacolo nasce sul binomio artistico Santandrea-Lolli. La prima, bolognese dall’antico dna artistico (il bisnonno era direttore d’orchestra nonché amico intimo di Arturo Toscanini), è compositrice e ballerina dalle radicate frequentazioni argentine; il secondo è un nome arcinoto dello spettacolo per le sue regie teatrali e televisive. “Il titolo dello spettacolo”, racconta la Santandrea, “è un neologismo tra tango, milonga e spirito, perché su queste tre direttrici si muove in realtà la storia stessa di questo genere poetico e musicale, nato in Argentina nella commistione di armonie latinoamericane e ispirazioni italiane e spagnole”.
Tra Borges e Piazzola, suggestioni cubane e miscele tra candombe e bandoneon, il percorso di Tangaruah prende le mosse nel 1870, anno in cui la milonga campera arriva a Buenos Aires dalla sterminata Pampa e inizierà a contaminare e ad essere a sua volta contaminata da tutti i popoli che sbarcano al porto della grande città, soprattutto dalle migliaia di immigrati italiani in cerca di futuro. È qui, tra il vecchio porto e il quartiere del Boca, che il tango nasce e diventa adulto, costruendosi la sua fama di linguaggio disperato e maudit. “La chiave di volta di tutto il tango è in realtà la parola nostalgia”, puntualizza ancora Carlotta Santandrea, “perché nostalgica è la musica che ricorda quello che si è lasciato, l’amore, la patria, la famiglia, la giovinezza. Un grande universo di ispirazioni che dalla fine del XIX secolo è giunto sino a noi, attraverso i grandi autori, raggiungendo le sue vette con le composizioni di Astor Piazzola, un autentico genio musicale del Novecento”.
Lo spettacolo preannuncia due ore di grande musica e di danza appassionata e vibrante, ripercorrendo stagioni felici e giorni disperati in compagnia di un ensemble di raffinati musicisti (Massimo Scattolin alle chitarre; David Pecetto al bandoneon; Massimiliano Turone al contrabbasso e basso elettrico; Roberto Rossi alla batteria e percussioni elettroniche). Ma Lolli e Santandrea conducono il loro percorso sino ai nostri giorni: Tangaruah vedrà il sipario chiudersi sulle contaminazioni contemporanee di tango ed elettronica, quasi a mostrare che anche i linguaggi digitali possono conservare dentro di se semi e tracce di quell’antica nostalgia.