A 25 anni dalla scomparsa del maestro Andrés Segovia (Linares, 21 febbraio 1893 – Madrid, 2 giugno 1987), Piero Bonaguri, suo allievo prediletto, propone al Meeting di Rimini un concerto che vuole essere un omaggio a uno dei più grandi compositori e concertisti del Novecento, conosciuto e ammirato anche da Ravel, Picasso e Stravinskij. La figura di Segovia è fondamentale nella storia della chitarra classica: prima considerata semplice strumento di accompagnamento, grazie al musicista iberico entrò a far parte della compagine orchestrale, fino a diventarne strumento solista. La luce di Segovia spinse numerosi compositori a lui coevi come Heitor Villa-Lobos e Manuel de Falla (in seguito definiti appunto “segoviani”) a scrivere per lui brani originali per chitarra solista, composizioni ancora oggi interpretate nei teatri d’opera di tutto il mondo.
In “Omaggio a Segovia”, una produzione inedita proposta al pubblico del Meeting, verranno interpretate alcune celebri pagine del repertorio del chitarrista spagnolo insieme a brani composti da Bonaguri ed altri compositori contemporanei che per il chitarrista italiano hanno realizzato partiture originali, perpetrando così il metodo del maestro, che insisteva nel dire: ”Non devi mai cercare di essere il secondo Segovia”. Del suo rapporto con Segovia – che aveva detto di lui: “Avrà presto un nome illustre tra i migliori chitarristi di questo tempo” – Bonaguri dice poche cose, sempre equilibrate e centellinate: “L’ho incontrato e sono stato suo discepolo dopo tanti altri, solo alla fine della sua lunga vita, ma l’incontro con lui mi ha segnato profondamente”, dice il chitarrista di Forlì. “Alcune cose che diceva e che testimoniava nel suo far musica rimangono per me dei punti di riferimento, come ad esempio il fatto che l’interpretazione debba essere come la vita: un’esplosione di libertà”. L’esibizione del Meeting (lunedì 20 agosto, alle ore 19.45, presso il teatro D2) giunge all’apice della carriera di Bonaguri, che oltre ad essere stato chitarra solista in numerose orchestre, aver inciso una ventina di dischi e aver svolto attività concertistica in più di 50 Paesi, è docente al conservatorio di Bologna e responsabile artistico di numerosi corsi e seminari in Usa, Giappone, Australia, Cina, Russia e Italia.
(W.G.)
Rimini, 19 agosto 2012