Saranno dodici le mostre della XXVIII edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli. Un linguaggio caro alla manifestazione riminese, quello delle esposizioni. Negli anni, sono oltre 400 le mostre organizzate dal Meeting, molte delle quali continuano poi ad essere esposte, in forma itinerante, in Italia e all’estero. Per quest’anno saranno circa 280 i volontari che si alterneranno durante la settimana per illustrarle al pubblico, per un totale di quasi 4000 visite guidate.
Grande attesa per la Grande Mostra “Lo spazio della Sapienza. Santa Sofia ad Istambul”, allestita a Castel Sismondo dal 19 Agosto all’11 Novembre 2007. 28 foto scattate dall’artista Franco Pagetti che riprodurranno la magica atmosfera della Basilica “madre di tutte le chiese”. A completamento del percorso-storico didattico, saranno esposti alcuni preziosissimi oggetti di uso liturgico, provenienti da Costantinopoli, di sicura manifattura palatina. Si tratta di una decina di opere di altissimo pregio artistico – oggi conservate tra i Musei Vaticani, il tesoro della Basilica di S. Marco a Venezia e in altri musei italiani- straordinariamente concesse in prestito alla mostra, veri capolavori dell’arte bizantina nel suo periodo di massimo fulgore, tra il X e il XIII secolo. Di straordinario interesse il micro mosaico rappresentante un Cristo Pantocratore, mai esposto fino ad oggi, che si trovava sopra il letto di Lorenzo il Magnifico.
Per quanto riguarda le mostre allestite in fiera grande protagonista sarà la scienza con la mostra “La luce, gli occhi, il significato. L’esperienza umana del vedere”. L’esposizione, distribuita su 7 stanze, si apre con una sala in cui i visitatori assisteranno alla produzione di un filmato introduttivo al tema della mostra. Il percorso si sviluppa attorno ad ambienti, interattivi e non, per ogni argomento: dalla luce come fenomeno fisico, alla formazione dei colori, alla trasmissione dell’immagine fino agli inganni visivi. Spettacolare l’allestimento che insieme a speciali fari Coemar, che con le loro proiezioni permettono di far vedere come si formano e si modificano i colori e la percezione degli oggetti osservati, prevederà la riproduzione di un occhio gigante di circa un metro di diametro e tre di lunghezza.
Il tema della verità richiama naturalmente alla storia, alla quale il Meeting ha sempre dedicato attenzione e spazio anche per un’attenta rilettura.
In questo ambito si collocano due mostre.
La prima “Che cos’ è la Verità? Un dibattito sulle soglie della Rivoluzione Russa”. Divisa in tre sezioni, la mostra si apre con «Il caso Tolstoj», cerca di cogliere la lacerazione della coscienza individuale attraverso la personalità del «grande vecchio», intorno a cui sembra coagularsi tutta la problematica dell’epoca. La sezione della mostra, intitolata «L’Apocalisse russa», testimonia il dilagare della posizione umana esemplificata in Tolstoj, il suo invadere sempre nuovi ambiti della mentalità e del costume sociale, sfociando in fenomeni come il terrorismo e l’antisemitismo, che generano sanguinosi eccidi politici ed etnici. Ed infine l’ultima sezione «Messaggi dal km 101», è più breve, quasi un epilogo: prende le mosse dagli scritti che, dal km 101 (chi era passato attraverso il Gulag non poteva avvicinarsi di più a Mosca), uno dei tanti ex detenuti invia ai familiari e a pochi amici. Saggi, lettere, memorie, che circoleranno nel samizdat (in copie sovente anonime o sotto pseudonimo).
I ragazzi dell’Accademia di Brera stanno attualmente costruendo per l’allestimento di questa mostra il cavaliere di bronzo in grandezza quasi reale che si trova a S. Pietroburgo. Accanto al padiglione della mostra verrà allestito lo stand di Russia Cristiana che quest’anno al Meeting festeggerà i 50 anni e che esporrà il maggiolino che usava Padre Scalfi per andare nell’est.
Storia a tema anche nella mostra “Testimoni della verità nell’Italia in guerra” che intende far conoscere alcuni aspetti della Resistenza e del ritorno alla democrazia nel nostro Paese, al termine della seconda guerra mondiale, superando le letture ideologiche, i miti e le censure con cui questi eventi vengono di solito presentati. In particolare si vuole mettere in luce il contributo originale dato dai partigiani cattolici alla liberazione con la pratica della “Resistenza carità”, cioè un modo nuovo e più umano di vivere questo drammatico momento storico, a partire da luoghi di amicizia tra laici e consacrati, opponendosi a ogni ingiustizia, affermando la libertà come diritto di ogni uomo, riconoscendo la dignità di persona anche agli avversari.
Il visitatore sarà introdotto alla mostra da un filmato avuto dall’Istituto Luce, che riprende lo sbarco dell’ 8 settembre del 1943 dal quale poi partirà la resistenza. L’esposizione sarà incentrata sulla figura di Rolando Rivi, giovane seminarista ucciso dai comunisti. Presente tra gli allestimenti la bandiera delle fiamme verdi ed alcuni pezzi portati da don Barbareschi, cappellano durante la resistenza.
Dalla storia alla musica, “Inaudito Beethoven”, sarà una mostra incentrata sul genio della musica vissuta tra ‘700 e ‘800. Attraverso video, installazioni interattive, il visitatore sarà partecipe in prima persona, protagonista nella scoperta e nell’incontro con questo grande compositore. Al termine sgabelli interattivi permetteranno la simulazione di un’orchestra che suona la sinfonia n° 5.
Non solo musica classica, ma anche Jazz al Meeting 2007, grazie alla mostra fotografica sonora “Il Jazz come avvenimento”.
La mostra è composta da 20 pannelli che recano immagini mai pubblicate di musicisti in concerto, realizzate da alcuni tra i migliori fotografi di Jazz a livello nazionale ed internazionale (basti citare fra tutti Roberto Cifarelli).
Altra mostra fotografica dedicata a Elio Ciol e Pepi Merisio dal titolo “La terra e l’uomo. Omaggio a Elio Ciol e Pepi Merisio” con una selezione di immagini significative del loro percorso personale.
Il Meeting dedicherà una mostra ad un grandissimo personagigo scomparso nel 2005: Don Divo Barsotti. La mostra dal titolo “Don divo Barsotti un mistico del ‘900” curata dalla Comunità dei figli di Dio presenterà uno dei più grandi mistici del ‘990 e al termine un video darà la possibilità di gustare meglio il temperamento e lo spessore mistico ed umano di don Divo.
Altro protagonista delle mostre di questa edizione del Meeting 2007, sarà il profeta Geremia. L’esposizione, intitolata “C’è una voce nella mia vita. Il profeta Geremia”, si presenta come un insieme di azione teatrale, filmati e immagini. Non ci saranno pannelli, ma immagini in movimento, suoni e colori, così che il visitatore si senta trasportato sempre più nel cuore di una delle storie più drammatiche dell’umanità. Di grande appeal l’attore presente nella prima sala, che impersonificherà Geremia.
Un fatto ha dato inizio ad una storia che ha avuto in questi anni uno sviluppo assolutamente imprevisto ed imprevedibile. La mostra “La città nella città: una storia di semplice comunione” si propone di descrivere e documentare un’esperienza di accoglienza ed educazione di bambini, giovani e famiglie nata da due fratelli. Questa realtà articolata e dinamica accoglie oggi, oltre a 14 figli naturali, 24 bambini in affido nelle 4 Comunità familiari, e coinvolge qualche decine di famiglie, anch’esse impegnate nell’esperienza dell’affido e del Pronto Intervento. Questa casa è aperta anche a 60 bambini, che dopo la scuola trovano una proposta educativa attraverso l’aiuto allo studio, le attività espressive, ricreative e sportive.
Anche l’arte sarà presente con la mostra “Da Caravaggio a Guido Reni. Trionfi romani intorno al Giubileo del 1600”. Lo scopo dell’esposizione è quello di mostrare come sul piano delle arti figurative il Giubileo del 1600 sia paragonabile soltanto a quello del 1300. Infatti il traguardo del 1600 venne atteso e preparato vari anni prima, per celebrare un evento atto a suggellare il lungo periodo di controversie che avevano impegnato sensibilmente la Chiesa Cattolica nella riaffermazione di valori ideali, codificata anche dal Concilio di Trento.
Infine lo sport sarà protagonista di un’esposizione del Meeting da titolo “In gioco sul serio- L’avventura dello sport”.
Bellezza, passione, sacrificio, appartenenza, autorità, disciplina, senso del limite, lealtà, prendono consistenza solo in un clima che afferma che il corpo, il gioco e la lotta sono straordinarie occasioni per far scoprire l’io a se stesso, la stoffa di cui è fatto, per esaltare la persona nella sua unicità ed autenticità. Lo scopo della mostra è mettere in evidenza tutto questo. I filmati di esaltanti pagine sportive nonché gli inediti reperti cinematografici del primo Novecento e le grandi immagini di un fotografo di sport che sa coglierne l’invisibile fascino, non hanno lo scopo di provocare sentimentalmente il visitatore, bensì di aiutarlo in un percorso critico, realmente appassionato perché ragionevole.