In una sala gremita da oltre 1000 persone si è svolto il convegno “Idrogeno: la sfida possibile” organizzato dal Meeting per l’Amicizia fra i Popoli in collaborazione con la Regione Lombardia. Hanno partecipato: Roberto Formigoni Presidente della Regione Lombardia, l’on. Stefano Saglia, relatore della legge di riforma del sistema energetico, Shi Dinghuan, Segretario Generale Ministero della Scienza e Tecnologia della Repubblica Popolare Cinese, Robert K. Dixon, Senior Advisor Office of Energy Efficiency and Renewable Energy, Corrado Clini, Direttore Generale Ministero dell’Ambiente, Carlo Rubbia, Presidente ENEA, Maurizio Bernardo, Assessore ai Servizi di Pubblica Utilità della Regione Lombardia, Paolo Alli, membro dell’Advisory Council Europeo sull’idrogeno.
L’Assessore Bernardo introduce il convegno sottolineando l’impegno fattivo della Regione Lombardia in vista del raggiungimento dell’obiettivo di un progresso sostenibile del nostro Paese.
Clini illustra il contesto energetico internazionale mettendo in evidenza la crescita esponenziale della domanda energetica proveniente soprattutto dai paesi in via di sviluppo. Sottolinea che non è possibile rispondere a questa richiesta con il solo ricorso ai combustibili fossili per il loro forte potere inquinante e l’alto costo sociale come aumento delle malattie e diminuzione della produttività agricola. A livello internazionale è stato stabilito che le emissioni di anidride carbonica, per poter garantire condizioni di vita sostenibili, dovranno essere ridotte entro il 2020 del 60% rispetto al livello raggiunto nel 2000.
Rubbia illustra le metodologie di produzione dell’idrogeno, evidenziando che quello attualmente utilizzato nell’industria chimica e in quella alimentare è prodotto a partire da idrocarburi e dal carbone.. Questa metodologia comporta la contemporanea produzione di anidride carbonica e quindi non risponde adeguatamente all’esigenza di riduzione dell’impatto ambientale e sociale nella produzione energetica. L’idrogeno può essere anche prodotto a partire dall’acqua e dall’energia rinnovabile come quella solare. Con l’affinamento delle tecnologie esiste la possibilità di produrre questa energia a costi paragonabili a quelli dei combustibili fossile.
Alli sottolinea che nel giugno 2003 a Bruxelles l’Unione Europea ha presentato la road map per un’economia basata sull’idrogeno, che prevede che entro il 2010 troveremo sul mercato le prime automobili ad idrogeno e alcune applicazioni di microgenerazione; nel 2020 vi sarà larga diffusione delle stazioni di rifornimento per autoveicoli e inizierà la produzione di idrogeno con le biomasse; nel 2030 una parte consistente dell’idrogeno sarà prodotta a partire da fondi rinnovabili; nel 2040 le celle a combustibile diventeranno una tecnologia di largo impiego per il trasporto e la generazione di potenza, e si diffonderanno gli impianti di micro co-generazione per usi residenziali; il 2050 segnerà il passaggio ad una economia basata sull’idrogeno.
Formigoni sottolinea che nel presente si comincia a costruire il futuro con la decisione di impegnarsi in una scelta rivoluzionaria come la sfida dell’idrogeno come fonte di energia, con investimenti nella ricerca e nell’innovazione tecnologia. L’impegno della Regione Lombardia si è sviluppato anche con interventi pilota che hanno visto la creazione di automobili funzionanti ad idrogeno e la prossima produzione di autoveicoli commerciali; le sedi regionali verranno dotate di celle combustibili e di un sistema di cogenerazione a idrogeno; il villaggio residenza della Bicocca utilizza come sistema di riscaldamento celle combustibili a idrogeno e si prevede di utilizzare questa fonte anche per autotrazione; il secondo polo industriale di Arese vedrà la creazione di un consorzio con la realizzazione di un progetto di produzione di energia da idrogeno per autotrazione e riscaldamento; in collaborazione con l’Università di Francoforte infine si realizzerà un progetto per studiare sistemi di rifornimento per auto e di prevede di installare distributori ad idrogeno sulle autostrade. La Regione Lombardia partecipa, come unico rappresentante istituzionale, alla Piattaforma Europea per le Tecnologie per l’Idrogeno e le Celle a Combustibile che ha il compito di coordinare e valorizzare le differenti iniziative e di fornire alla Commissione Europea i suggerimenti e gli elementi di conoscenza necessari per orientare adeguatamente le proprie scelte e nel prossimo mese prevede di firmare un protocollo di intesa con Cina e America.
Saglia sottolinea che nella legge di riforma del sistema energetico sono stati introdotti i certificati verdi, che premiano gli operatori che utilizzano tecnologie che utilizzano fonti rinnovabili, e comunica che il governo sta studiando la possibilità di introdurre l’utilizzo delle celle di cogenerazione per le imprese, gli ospedali e i centri commerciali anche semplificando le autorizzazioni
Dixon comunica che l’impegno degli Usa a investire nel settore dell’idrogeno risale a 20 anni fa con l’emanazione della legge di settore e sottolinea che è intenzione del Presidente Bush intensificare gli sforzi e gli investimenti per rendere possibile che un bambino che nasce oggi possa guidare tra 20 anni una macchina ad idrogeno. I problemi incontrati per l’utilizzo dell’idrogeno (immagazzinaggio, produzione a costi economicamente sostenibili, sicurezza nell’utilizzo di questa fonte etc) sono risolvibili con una piena collaborazione tra enti pubblici e privati.
Dinghuan ha illustrato la situazione energetica della Cina, che vede una crescita esponenziale nel consumo energetico dovuto sia alla forte crescita dell’economia cinese sia all’incremento del consumo pro-capite di energia. Per rispondere a questa richiesta non è sufficiente aumentare l’efficienza nell’utilizzo dell’energia ma è necessario l’utilizzo di tecnologie alternative come l’idrogeno. Dichiara inoltre la disponibilità del proprio paese a collaborare nei progetti di sviluppo di questo settore.
G. V.
Rimini, 23 Agosto 2004