I nodi della rete

Press Meeting

Rimini, domenica 19 agosto – Investimenti, gap infrastrutturale e prospettive per il futuro nell’ambito della lo-gistica intermodale: se ne è discusso nel secondo incontro della giornata all’Arena Move to Meet A1, moderato da Emmanuele Forlani, consigliere della Fondazione Meeting per l’amicizia tra i popoli. Paolo Emilio Signorini, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, ha da subito sottolineato come la mo-bilità, efficiente e di qualità, sia un diritto fondamentale che permette all’individuo di realizzarsi pienamente. Alla luce dei recenti drammatici fatti di Genova, il relatore ha ragionato sul fatto che un evento come il crollo di una infrastruttura abbia delle conseguenze sul contesto economico non solo nazionale, ma mondiale, dal mo-mento che oggi la citta di Genova è interconnessa globalmente.
Proprio questo alto livello di interconnessione “presuppone un livello di competitività estremamente elevato” – ha ribadito il presidente Signorini: occorre offrire garanzie qualitative e competitività in grado di agire a livello mondiale. Il moderatore ha quindi posto l’attenzione sulle dimensioni del fenomeno di scambio merci e di in-termodalità a livello nazionale. Gilberto Danesi, amministratore delegato PSA Italia e managing director Voltri Terminal Europe S.p.A., ha ragionato sul fatto che, se da un lato gli investimenti esteri notevoli permettono lo sviluppo di nuove prospettive di business e di mercato, è necessario che l’Italia migliori l’aspetto infrastrutturale, superando un gap decennale nei confronti degli altri paesi. Relativamente al tragico evento genovese, l’obiettivo primario sarà quello di rendere “l’impatto del disastro meno pesante rispetto alle intenzioni pro-spettate”: un cambiamento delle abitudini di mobilità dei genovesi, con maggiore utilizzo del treno, si deve, a suo avviso, accompagnare ad una rapida ricostruzione del ponte anche attraverso la nomina di un commissario ad hoc.
La difficoltà di ragionare a livello sistemico con un dialogo tra i vari ruoli della rete logistica è stato il tema su cui il moderatore ha invitato a riflettere Marcello di Caterina, direttore generale ALIS (Associazione Logistica In-termodalità Sostenibile), che ha ricordato l’importanza di affrontare un dialogo aperto non solo a livello asso-ciazionistico, ma anche di sensibilizzazione verso le istituzioni affinché non ostacolino la visione sistemica attra-verso lentezze burocratiche. Il “silenzio” della classe dirigente è stato posto in evidenza anche da Signorini che ha evidenziato come il dibattito si concentri solamente sulla ricerca di soluzioni chiuse ad una reale prospettiva globale, con la conseguenza di tempi e costi non competitivi. Il Paese ha “fame di una classe dirigente nuova” – ha detto – “che sia in grado di avviare un patto di lavoro ed investimenti, evitando le sole misure drastiche”.
La riflessione finale ha coinvolto i relatori nell’individuare quali siano le nuove basi da cui ripartire per affronta-re un dibattito costruttivo sul tema delle infrastrutture di trasporto: non solo una attenzione dal punto di vista tecnico, ma anche una formazione e informazione che parta sin dal contesto scolastico e famigliare.

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