I giovani per una nuova economia

Redazione Web

Dall’Economy of Francesco, un io in azione

Rimini, 20 agosto 2021 – Nella giornata di apertura dell’edizione 2021 del Meeting, una importante riflessione riguarda i giovani e l’economia. Il 1 maggio 2019 papa Francesco invitava i giovani economisti a riflettere sulla crisi economica e ambientale del nostro tempo, in preparazione dell’evento mondiale che si terrà ad Assisi il prossimo 2 ottobre, con tre ore di streaming planetario.
Il convegno “I giovani per una nuova economia: dall’Economy of Francesco, un io in azione” ha visto la partecipazione di vari relatori accomunati dall’appassionata adesione all’invito del papa: da Luigino Bruni, direttore scientifico di The Economy of Francesco, professore ordinario di Economia Politica alla LUMSA ed editorialista di Avvenire, al moderatore Giacomo Ciambotti, assegnista di ricerca e docente di Business Strategy, Università Cattolica e Research fellow, ALTIS ed E4Impact Foundation, a Luca Farè, dottorando in Economics, Université de Namur, Domenico Rossignoli, Ricercatore presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali, Università Cattolica del Sacro Cuore, Paolo Grignani, analista finanziario, Banca Sella, Chiara Campagner, analista finanziario, Deutsche Bank.
In apertura Bruni ha inquadrato l’attività di Economy of Francesco nella preoccupazione papale di «non occupare spazi, ma attivare processi. E i giovani sono essi stessi dei processi in atto, reagiscono e propongono in tempi rapidi». Ne è prova la marcia che si terrà il 28 agosto in solidarietà alle donne afghane. «Anche in economia è tempo di protagonismo giovanile», ha affermato Bruni, perché «ai giovani è dato un magistero nuovo». Farè ha ripreso un punto centrale del pensiero economico di papa Bergoglio: «Tutto è connesso, non si può stare davanti ai fenomeni in maniera settoriale», e, citando Einaudi, «un problema economico non si può risolvere con una soluzione solo economica, perché è aspetto e conseguenza di una sfera morale e spirituale». Bruni ha ribattuto che «il Novecento è stato il secolo della separazione tra approfondimento e conoscenza, e nessuno ha rimesso insieme i pezzi». Non deve allora stupire se adesso «non è possibile separare economia ed ecologia. Il grido dei poveri e il grido della terra sono lo stesso grido».
Rossignoli ha raccontato della sua esperienza di conduzione del Villaggio (nella terminologia della Economy of Francesco la parola identifica un tema di interesse strategico e uno specifico programma di lavoro) intitolato a Lavoro e Cura. Il ricercatore ha affermato che «se ci si identifica col lavoro, si perde la capacità di aver cura», riferendosi a tutte le altre dimensioni della vita come la famiglia o le relazioni. Ha dunque riassunto i risultati del “Villaggio”, che ha registrato il coinvolgimento dei settori Risorse Umane di tante aziende, in un preciso orientamento: «conciliare i tempi di lavoro con le altre esigenze del lavoratore», cercando di «costituire la flessibilità come valore e non come fattore che faccia scivolare il lavoro verso la precarietà». Già per San Francesco «il lavoro è grazia, e perciò va tutelato, protetto e promosso».
Grignani e Campagner, in collegamento, hanno posto due questioni spinose, spesso nemiche: il mondo della finanza e il rapporto con i paesi emergenti. Bruni ha replicato che «il Papa pensa alla finanza in modo negativo, ma non la considera un luogo di peccato» e ha ricordato che san Francesco nel 1350 «fondò le banche popolari – monti di pietà per sottrarre il popolo all’usura. Non c’è bene comune senza finanza». Ed oggi «il mondo della finanza è stato abbandonato dai migliori, diventando preda dei fondi di investimento». Quindi bisogna tornare ad abitare quel mondo, con «giovani che vadano nei luoghi difficili dell’economia». Analogamente, con i paesi emergenti il metodo è quello di mettersi in gioco con la realtà e le persone: «L’ideologia illuminista ha fatto tutto per il popolo, ma niente con il popolo».
Si confermano lungimiranti le parole usate dal papa per mobilitare l’impegno dei giovani in economia: «Voi non potete restare fuori da dove si genera il presente e il futuro. O siete coinvolti o la storia vi passerà sopra».
(A.C.)

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