Gusto italiano, sviluppo mondiale

Press Meeting

All’incontro sono presenti Giovanni Alemanno, Ministro per le Politiche Agricole e Forestali, Innocenzo Leontini, Assessore per l’Agricoltura e le Foreste della Regione Sicilia, e Carlo Petrini, Presidente di Slow Food. Conduce l’incontro Paolo Massobrio, giornalista e Presidente del Club Papillon.
Il Meeting di Rimini come luogo di incontro e di dibattito ha sempre favorito e promosso l’importanza dal punto di vista culturale dell’agricoltura e del gusto come possibilità di incontro e difesa dell’identità del nostro popolo e quindi del suo sviluppo sostenibile.
Qual è in questa ottica il contributo del gusto italiano allo sviluppo mondiale? Carlo Petrini, fondatore della società “Slow Food”, ha illustrato i pericoli gravi che stiamo attraversando a causa di una cultura moderna che propone un approccio al cibo disumano e ideologico, slegato dall’educazione del gusto; che non capisce e disprezza il valore del lavoro del contadino, causando l’abbandono delle zone rurali; che favorisce uno sviluppo industriale dell’agricoltura, provocando una riduzione pericolosa della biodiversità.
Contro questi pericoli, lo stesso Petrini ha organizzato la prima convention delle comunità del cibo, con la presenza di contadini provenienti da tutto il mondo, e sta creando la rete di queste realtà per la difesa delle comunità rurali e la dignità culturale del cibo.
Innocenzo Lentini ha dimostrato che la difesa delle identità culturali e delle tipicità di un territorio porta effettivamente a uno sviluppo sostenibile caratterizzato da aumento dell’occupazione, riduzione dei costi di produzione e maggiore sicurezza alimentare. È necessario che oltre al saper fare venga adeguatamente valorizzato il far sapere, anche attraverso l’arte: non va dimenticato Leonardo Sciascia, che ha cantato i colori della terra di Sicilia attraverso i suoi prodotti.
Giovanni Alemanno ha infine illustrato il contributo dell’Italia, in vista dei due importanti prossimi appuntamenti della FAO e del WTO. In particolare ha sottolineato che compito della politica sussidiaria è sostenere le esperienze positive come quella proposta da Carlo Petrini, che può valorizzare tutte le possibilità del tempo presente, inclusa la globalizzazione; che permette, nel rispetto delle singole identità, un’apertura senza limiti e una possibilità di sviluppo per tutti.

G.V.

Rimini, 22 agosto 2005