Gli Stadio in concerto

Press Meeting

Il pubblico intervenuto al concerto di ieri sera ha seguito con grande entusiasmo le canzoni – vecchie e nuove – proposte dalla band italiana.
Dopo i primi pezzi Gaetano Curreri ha cominciato una sorta di dialogo con la platea: dicendosi molto contento di suonare a Rimini, “a un tiro di schioppo da casa mia”, ha commentato il titolo del Meeting leggendo il testo della canzone “Don Chisciotte” di Francesco Guccini, un artista con cui gli Stadio da sempre collaborano. Interventi di questo tipo si sono ripetuti più volte durante il concerto: prima sono stati ricordati Nicola Calipari e coloro che, come Falcone e Borsellino, hanno perso la vita per gli ideali di libertà e di democrazia (gli Stadio, all’indomani della strage di Capaci, composero “Per una bandiera”, testo di Francesco Guccini, allo scopo di rendere a questi uomini un omaggio che li facesse rivivere almeno per la durata della canzone); in seguito è stato citato un brano di don Giuseppe Dossetti, per sottolineare l’importanza della memoria per non commettere più gli errori del passato.
Nel corso della serata la band ha eseguito due canzoni presenti nel nuovo album ma soprattutto brani “storici” del proprio repertorio: da “Dammi 5 minuti” a “Stabiliamo un contatto”, a “Generazione di fenomeni”. In conclusione, dopo che tutti i componenti del gruppo sono stati presentati, gli artisti hanno cantato due brani scritti per altri: “Un senso” (Vasco Rossi) e “E dimmi che non vuoi morire” (Patty Pravo).

P.S.
Rimini, 25 agosto 2005