Sarà l’Italia della canzone popolare, l’Italia dei salmi e degli strumenti tradizionali ad aprire il sipario degli spettacoli della XXXII edizione del Meeting. Un’Italia capace di ritrovare le radici dei suoi primi 150 anni di vita, senza retorica, ma anzi con grande attenzione alla storia della sua gente, del suo “essere popolo”, tra Dante e le canzoni partenopee, tra il Risorgimento e le processioni: questo è ciò che andrà in scena nel grande spettacolo inaugurale È festa ideato e diretto da Ambrogio Sparagna e Davide Rondoni, che si terrà domenica 21 agosto, in piazza Cavour a Rimini, ritornando – come già accadeva in alcune edizioni del passato – nel cuore della città. Una scelta dettata dal desiderio di proporre lo spettacolo della grande tradizione musicale italiana dentro le fibre e gli umori della città, a stretto contatto con il tessuto sociale. “Un avvenimento che – come ha spiegato lo stesso Sparagna – avrà le caratteristiche di una grande festa popolare, di gioia e di armonia per raccontare la bellezza dello stare insieme, la comunione dello stare insieme e la forza che attraverso la musica si può trovare per affrontare i momenti difficili. La musica dei canti popolari della tradizione italiana, che dal nord al sud è protesa a costituire questa identità molteplice, ma vera: così come, inoltre, solo il canto popolare religioso sa fare”.
Tra i più noti ricercatori mondiali di musiche tradizionali, Ambrogio Sparagna, calcherà il palco del Meeting – come già ha fatto due anni fa – con un’orchestra di organetti e mandolini, pive e ciaramelle, ghironde e tamburelli, accompagnato dal poeta Davide Rondoni nella scelta e nella declamazione di grandi momenti della poesia italiana. Lo spettacolo, unico appuntamento artistico della giornata inaugurale, apre un cartellone di ventisei appuntamenti di musica classica e leggera, teatro, cinema e danza: per la prima volta al Meeting il tango argentino e lo show di una delle più celebri formazioni del folk mondiale, i Chieftains.
Ma andiamo in ordine cronologico: la seconda giornata del Meeting proporrà per lunedì 22 un testo dimenticato di uno dei più grandi scrittori europei, Gilbert Keith Chesterton. Si tratta de La Ballata del cavallo bianco, poema datato 1911, che prosegue l’ambizione della manifestazione riminese di essere luogo di grandi riscoperte e riletture stimolanti per ogni autentica ricerca culturale. Nata per la suggestione della vicenda del leggendario re Alfred, che nella Valle del Cavallo Bianco sconfisse i barbari invasori nel nono secolo, la Ballata vedrà l’attore genovese Massimo Popolizio nella parte del re-narratore che rappresenta la paura e la lotta verso “coloro che rovina e buio portano”, come fattori della distruzione di una civiltà e del desiderio di umanità e grandezza che dentro di essa si cela. Dal grande vecchio inglese ad un giovane coreano: la giornata di lunedì, intensissima, vedrà anche il concerto di Kim Dong Kyu, pianista di origine orientale, trapiantato in Germania, fresco vincitore del concorso pianistico internazionale di San Marino, considerato uno dei più completi interpreti contemporanei di Schumann, Liszt e Stravinskij. A chiudere il programma di lunedì sarà un concerto dedicato ai più giovani: andranno in scena infatti gli Zero Assoluto – all’anagrafe Thomas De Gasperi e Matteo Maffucci – con il loro pop italico elegante e contagioso, forte di canzoni di successo come Svegliarsi la mattina, Cos’è normale e Appena prima di partire.
Lirica, letteratura e tango, saranno i protagonisti della giornata di martedì 23. Per la grande platea dei melomani e degli appassionati di lirica, si esibirà infatti l’orchestra del Teatro Regio di Parma, che interpreterà alcune tra le più celebri arie della tradizione operistica mondiale, da Verdi a Donizetti, da Rossini a Mascagni. Il titolo della serata sarà tratto da L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti: “Che più cercando io vo?”. Figlio meno nobile delle muse musicali, il tango non è però linguaggio meno ricco di emozioni, come hanno insegnato Astor Piazzolla e Gardel: sarà l’autrice e ballerina bolognese Carlotta Santandrea a portare al Meeting le profonde magie di questa forma d’arte argentina, che miscela canzone hispanica e ritmi latino-americani, in un melange di romanticismo e passione a cui si sfugge a fatica. Nel pomeriggio della stessa giornata Andrea Soffiantini e Paola Scaglione proporranno Scolpire le parole, un omaggio teatrale a Eugenio Corti, scrittore lombardo autore di I più non ritornano e soprattutto de Il cavallo rosso, in uno spettacolo in cui parola e origini della terra e della gente italiana si intrecceranno con i fatti storici del XX secolo.
Saranno le storie e le musiche degli irlandesi Chieftains a fare da evento clou della giornata di mercoledì 24 agosto. La formazione guidata da Paddy Moloney è una delle autentiche istituzioni della musica internazionale, longeva quanto i Rolling Stones, capace di passare con noncuranza da una serata di gighe e salterelli alla collaborazione con gli U2. La partecipazione dei Chieftains al Meeting avverrà però con un format particolare: sul palco con loro, infatti, ci sarà una compagnia di ballerini irlandesi, che completeranno la possibilità per gli spettatori di immergersi completamente nei suoni e nei ritmi tradizionali della terra di San Patrizio. Sempre mercoledì un altro appuntamento internazionale: Andrea Maria Carabelli porterà in scena Job o la tortura da parte degli amici, testo dello scrittore e filosofo francese Fabrice Hadjadj, votato ad una attualizzazione del personaggio biblico di Giobbe. La vocazione del Meeting di ricerca di talenti che sappiano cinematograficamente raccontare la realtà, si conferma anche quest’anno con il Galà di premiazione del Meeting Rimini Film Festival, che sempre nella giornata di mercoledì 24 giunge alla sua quarta edizione. Gemellato con il festival Encuentro di Madrid, il Film Festival vede quest’anno la presidenza di uno dei più importanti registi della cinematografia mondiale, Krzysztof Zanussi (autore di titoli memorabili come Illuminazione, La spirale, Da un paese lontano, Paradigma e Persona non grata). Il Festival, che ha raccolto oltre cento cortometraggi da autori di sessanta nazioni, non sarà l’unico appuntamento per gli appassionati di cinema, che durante la settimana potranno anche vedere (o rivedere) due titoli di grande efficacia artistica: Welcome di Philippe Lionert (22 agosto) e Uomini di Dio di Xavier Beauvois (23 agosto).
La serata di giovedì 25 agosto vedrà in scena uno dei cantautori più sensibili e colti delle ultime generazioni musicali italiane, Nicolò Fabi. Il cantautore romano, stupendo autore e interprete di dischi fondamentali come Il giardiniere e Novo Mesto, è un nome nuovo per la manifestazione riminese, ma porterà al Meeting un gusto per la canzone ricco di umanità, colto e accurato nella sua scrittura musicale, profondo e vero nei racconti di ricerca e di speranza. Oltre al già affermato Fabi, la musica leggera porta sui palchi del Meeting una serie di nomi inediti e da scoprire, come quello dei riccionesi Controtempo (22 agosto), della Piedmont Brothers Band (che porterà il loro ultimo lavoro Lights of your party il 23 agosto), di Cesare Aresi (il suo ultimo lavoro è Le cose della vita; 24 agosto); dal canto suo Riro Maniscalco – cantautore italo-newyorkese ben noto al pubblico del Meeting – presenterà i blues del recente Sketches of You (25 agosto).
Quest’anno il sipario degli spettacoli del Meeting si chiuderà con il teatro e un interprete del tutto particolare: sarà Paolo Cevoli, il comico di Riccione divenuto celebre per le sue partecipazioni a Zelig, a dare voce, sorriso e comicità alla serata finale (26 agosto). Cevoli porterà sul palco il suo spettacolo più recente La Penultima Cena controstoria della “più importante cena della storia dell’umanità”. Cevoli si racconta sotto le mentite spoglie del ristoratore romano Publius Simplicius Marone e sarà un tutto esaurito da ricordare, perfetta chiusura del Meeting 2011.
Rimini, 21 agosto 2011