Dedicato a una delle più straordinarie voci della poesia italiana del XX secolo, è stato presentato in anteprima al Meeting, alla presenza della sua autrice Gabriella Sica, il video contenente le interviste televisive al poeta, prodotto per Rai Educational, con la regia di Gianni Barcelloni.
Gabriella Sica è una poetessa – ha ricordato nella sua introduzione Camillo Fornasieri – da sempre dedita a far conoscere, attraverso saggi e filmati, il modo in cui grandi poeti del nostro tempo abbiano percepito la vita come ricerca portata avanti attraverso la poesia. Con il titolo dell’incontro si è quindi voluto sottolineare, attraverso una definizione tratta dalla raccolta “Il seme del piangere”, che la figura del poeta è ancora quella di colui che svolge “il mestiere” di raccontare la vita, che continua a ricercare qualcosa che non riesce a ritrovare: la Grazia divina. Ha scritto Caproni: “se c’è un poeta che anche nelle affermazioni più radicali è un datore di vita, è Leopardi, che cerca nella durezza dell’esistente il suo significato”.
“Il tema di questo Meeting – ha aggiunto Gabriella Sica – mi sembra rechi come una domanda piena di stupore. È possibile, sembra dire, che ci sia un uomo che vuole la felicità? Come non sembra accada nei nostri tempi, anche nel mondo più ristretto della poesia e della letteratura, dove sembra che per arrivare al successo occorra sempre dare dei ‘pugni allo stomaco’, in senso emotivo. Tendere alla felicità è uno scandalo, ricercare l’armonia sembra una cosa da ‘passatisti’. Ma anche la parola ‘de-siderare’ significava originariamente tendere, guardare alle stelle. E la felicità dov’è nei poeti? Caproni ha definito Leopardi ‘il poeta della gioia’, perché aveva raccontato la felicità di Silvia, una ragazza morta. Sono incantevoli ad esempio i versi che Caproni ha dedicato ne ‘Il seme del piangere’ al ritratto delle madre Annina, immaginata com’era da ragazza: versi di un poeta insieme colto e popolare, che voleva parlare a tutti con semplicità Questo suo andare ‘a caccia di Dio’ testimonia questo consapevole ricercare la Grazia nascosta”.
M. T
Rimini, 27 agosto 2003