Ecologia ed economia: dalla contrapposizione alla sinergia

Press Meeting

Sul tema di un rapporto sempre più virtuoso e necessario tra ecologia ed economia, si sono confrontati oggi alle 15 alla Sala Neri Conai del Meeting, Gian Luca Galletti, ministro dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, ed esponenti di spicco di vari comparti del mondo industriale: Fabrizio Cerino, amministratore delegato di NeprhoCare – Gruppo Fresenius Medical Care, Paolo Fantoni, presidente di Fantoni spa, Massimo Goldoni, presidente di Federunacoma.
Il tema del Meeting dedicato alle periferie, ha sottolineato il moderatore Domenico Lombardi, direttore del Global Economy Department del Centre for international Governance Innovation (CIGI), Canada, è connesso a queste tematiche. Non si può uscire dalla crisi senza guardare alle opportunità che provengono dalla periferia, ad esempio dai Paesi emergenti e da settori che anche in Italia sembrano marginali ma in realtà sono in crescita, come quello delle energie rinnovabili. “La generazione presente ha il compito di conservare il pianeta anche per le generazioni future – ha sottolineato Lombardi – crescita e ambiente non sono fattori in competizione, pena la fragilità della crescita economica”. Il manager ha quindi chiesto al ministro Galletti quale strategia persegua in proposito il governo italiano e quali siano gli obiettivi a breve e a lungo termine.
“Al centro dell’agenda del Governo – ha risposto il Ministro – ci sono due obiettivi: il rilancio dell’occupazione e la crescita in Europa. Entrambi non si possono perseguire se non connessi all’ambiente. Nessuno vent’anni fa avrebbe pensato di lasciare a casa lavoratori perché l’azienda non rispettava le direttive ambientali. Ora c’è una cultura ambientale da cui non si può prescindere. La crescita della ‘Green economy” ha portato ad un aumento dei posti di lavoro anche in Italia”. Sono dati, ha sottolineato il ministro, che imprenditori e legislatori devono tener sempre presenti.
“L’ambiente è diventato un business – ha aggiunto Galletti – la sfida, in cui il mio Ministero è particolarmente impegnato, è passare da una cultura ambientale del ‘no’ a una proattiva. L’ambiente non dev’essere sentito come un ostacolo, ma come un’opportunità. Occorre fare ricorso nel campo delle tematiche ambientali non più a istanze emozionali, ma ai dati scientifici e della ricerca”.
Altro punto rilevante, ha proseguito il Ministro, è l’impegno contro il ”Global Warning”, il riscaldamento globale, su cui si terrà nel 2015 un’importante conferenza a Parigi sulla conseguenza dell’emissione di CO2. Questa potrebbe portare nel giro di pochi anni ad un aumento della temperatura media del pianeta di 4 gradi centigradi. C’è in gioco la continuazione stessa del nostro pianeta”.
L’incontro si è concluso con un dibattito particolarmente vivace toccando temi quali le politiche fiscali, la ricerca, la competitività, sempre in connessione alle tematiche ambientali.
(M.T.)

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