Donne! La musica è viva. Musica tradizionale e canti popolari

Press Meeting

Una grande serata con protagonista la donna si è svolta nell’area Piscine ovest con inizio alle ore 21.00. Uno straordinario progetto musicale quello realizzato dall’Ensemble Amarcanto. Si tratta di un concerto incentrato sulla figura femminile e sull’amore in tutte le sue sfaccettature: l’amore di una madre, l’amore corrisposto, l’amore negato, l’amore umano, l’amore infinito, l’amore alla vita.
Il coro diretto da Laura Amati ha offerto al pubblico del Meeting una serata allegra ed elegante dai ritmi festosi e balli latini. Il concerto conduce lo spettatore ad incontrare molte figure femminili interessanti, ed ognuna approfondisce un aspetto della femminilità, dalla maternità, al desiderio delle cose belle, fino alla fecondità, di cui è l’emblema la Madonna, che viene raccontata nel suo essere donna tra tutte le donne. Ed ancora, l’incontro con la musica popolare attraverso la cantautrice Lucilla Galeazzi, di cui il gruppo ripropone alcuni brani come: “Voglio una casa” e “Sogna fiore mio” o la rielaborazione di alcune celebri canzoni di Giuni Russo come: “La sposa” e “Moro perché non moro” su testo di santa Teresa d’Avila.
Il repertorio spazia poi dalla musica popolare italiana (ninnananne sarde e villanelle napoletane) ed internazionale al canto d’autore rivisitato come “Volta la carta” di Fabrizio de André, il tutto, riagganciato dal gruppo, dentro un’unità di temi, di beni, di storie comuni. E così il concerto diventa una coinvolgente esplorazione dell’anima, un viaggio nel cuore grazie al tappeto volante del desiderio.
L’amore è visibilmente la sostanza della serata e l’intervento di Davide Rondoni, scrittore e poeta, proprio nel cuore della serata, commuove l’intera platea che si libera in un lungo applauso. Il poeta offre, infatti, al pubblico riminese una poesia scritta di suo pugno in un momento della sua vita che dice essere stato “un periodo in cui avevo il cuore ferito e in tumulto”.
Proprio dall’amore fu mossa Laura Amati quando nel ’99 fondò il coro giovanile Amarcanto. “Lo scopo era trasmettere ai giovani il gusto e la bellezza del canto corale”. “Partivamo dal desiderio di valorizzare l’esperienza umana che dentro il canto si esprime – prosegue  la musicista – e ciò che nel canto il popolo o il singolo hanno plasmato insieme: la loro cultura, la loro sensibilità, la loro visione del mondo e della vita”.
Inizialmente coro di voci bianche, il gruppo è entrato a far parte dell’Associazione culturale Steps di cui è oggi parte integrante e si caratterizza, oltre che per la freschezza dell’esperienza, per la ricercatezza del repertorio che affronta diversi generi e stili musicali e spazia dalla musica monodica medievale, ai brani di polifonia classica, al canto religioso internazionale, alle espressioni religiose della musica popolare fino alla canzone d’autore,
Oggi sono quindici le voci tra cui la cantautrice e compositrice Valentina Ferraiuolo, Michele Paulizzi al sax, Cristian Califano e Alberto Fano alle chitarre. “Raccontiamo il nostro bisogno” spiega ancora Laura Amati. “Raccontiamo dell’incontro con Dio che si è fatto uomo per incontrarci e insegnarci l’arte dell’incontro. Raccontiamo il nostro bisogno – come dice la Volpe al Piccolo Principe – di farci addomesticare”, e continua “raccontiamo, quindi, come l’incontro con queste canzoni sia il disegno silenzioso della nostra vita”.
(V.L.)

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