Di che è mancanza questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?

Press Meeting

Che cosa cercate? Con questa domanda Papa Francesco ci ha invitato ad andare fino in fondo al tema del Meeting, che si è svolto quest’anno in uno scenario, nazionale, ma soprattutto internazionale, sempre più drammatico e preoccupante.
«Le “periferie” non sono lontane – ci ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nel messaggio che ci ha mandato per l’inizio del Meeting – fanno anzi parte del nostro mondo e del nostro vissuto e le tragedie che si verificano quotidianamente in molte parti del pianeta ci riguardano da vicino».

Il Meeting di quest’anno ha voluto incontrare queste periferie, le ha volute raccontare attraverso grandi testimoni come Padre Pizzaballa, Custode di Terrasanta, Aleksandr Filonenko, professore Ucraino, il vescovo di Aleppo, Georges Abou Khazen e ancora Panteleimon, Vicario di Sua Santità il Patriarca di Mosca e dell’intera Russia, Shlemon Warduni, Vescovo Ausiliare Caldeo in Iraq, ma anche personalità italiane come il Card. Gualtiero Bassetti, Padre Antonio Spadaro, il Presidente Luciano Violante, il Prof. Giorgio Buccellati oltre che personalità istituzionali come i Ministri Poletti e Giannini, il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi e del mondo dell’industria come Sergio Marchionne.
Molte storie, molte diverse circostanze, che però hanno avuto un comune denominatore, hanno mostrato il potere del cuore. Il cuore dell’uomo che è libero e in grado di riconoscere l’essenziale.

Andare verso le periferie, incontrare le periferie, è la modalità attraverso la quale possiamo riconoscere sempre di più questo essenziale, possiamo vivere quella presenza talmente importante che senza di essa la realtà non avrebbe significato. Ed è questo che ci permette di essere interessati a tutto, a qualsiasi aspetto della vita.

Come ogni anno accade, in tanti hanno riconosciuto la ricchezza di questi giorni, la ricchezza di questa esperienza e il suo valore come contributo al mondo: “l’unità che si vive qui è una speranza per tutti” ci ha detto un ospite al Meeting per la prima volta.

Il Meeting parla al cuore di ogni uomo contemporaneo con un linguaggio alla portata di tutti, un linguaggio che segna l’inizio di nuovi rapporti e di una storia che continua.
Una storia che vede tutti protagonisti: gli oltre 4000 volontari, che arrivano da oltre 43 Paesi del mondo, segno che al Meeting l’amicizia fra i popoli è un’esperienza reale, i 280 relatori, i curatori delle mostre (scienziati, scrittori, docenti) che non si chiudono in nicchie specialistiche e accademiche ma dialogano tra loro e si impegnano in un lavoro con i giovani, e anche gli interpreti del mondo dell’economia e dell’imprenditoria che hanno deciso di costruire il Meeting con noi.

Torniamo nelle nostre città, nei nostri Paesi (oltre 70), desiderosi di poter continuare questa strada, certi che «La soluzione dei problemi che la vita pone ogni giorno non avviene affrontando direttamente i problemi, ma approfondendo la natura del soggetto che li affronta». (Don Giussani)

Per questo il titolo della XXXVI edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli che si terrà a Rimini dal 23 al 29 agosto 2015 è: Di che è mancanza questa mancanza, cuore, che a un tratto ne sei pieno?

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