Delrio al Meeting: «Siamo un Paese dal terreno fragile, gli italiani investano sulla prevenzione»

Press Meeting

Rimini, 21 agosto 2017 – «Siamo a pochi giorni dall’anniversario del terremoto: è alle famiglie coinvolte che dobbiamo rendere conto con vicinanza costante. La sfida è far tornare le persone, bisogna far capire che c’è futuro in quelle terre. Anche se bisogna dire la verità, ci vorranno anni per ricostruire». È quanto affermato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio durante l’incontro “Ad un anno dal terremoto: prevenire e mettere in sicurezza il territorio”, che si è svolto alle 11:15 nella Sala Illumia C3 della Fiera di Rimini.
«Siamo un paese fragile e dobbiamo aprire gli occhi», ha detto Delrio. «Spendiamo cifre enorme per riparare i danni, 4.5 miliardi negli ultimi anni. Ma dobbiamo prevenire, con piani di medio e lungo periodo e dando priorità ai rischi maggiori. E gli italiani devono investire nella prevenzione del rischio sismico». Perciò, ha aggiunto, «credete nella messa in sicurezza della vostra casa. Ci sono detrazioni valide per cinque anni, fino all’80% della spesa, comprese le diagnosi, che significano lavoro per professionisti e studi di progettazione, e più valore per l’immobile». Sul bilancio pubblico il ministro sostiene che il tutto peserà circa 500 milioni all’anno. Mentre sul dissesto idrogeologico «c’è un problema di responsabilità, di tutta la filiera delle amministrazioni».
Sul tema Fabio Cerchiai, presidente di Atlantia Spa e Autostrade per l’Italia, ha poi sostenuto: «La politica è chiamata a un ruolo positivo, ma per ragioni di bilancio pubblico non può essere lasciata sola: deve definire le regole giuste, severe ma non troppo complicate». Anche se «bisogna uscire da una logica basata sull’attesa, cooperando tra pubblico e privato. La direzione», ha affermato, «è lo strumento assicurativo, come in altri Paesi: oggi in Italia il 2% delle abitazioni sono assicurate dalle alluvioni, per la normale polizza incendi solo il 45%. Quindi lo strumento è utile solo se obbligatorio, come in Francia, e il ruolo di riassicuratore lo può svolgere anche lo Stato».
In seguito il Presidente di FederlegnoArredo, Emanuele Orsini, ha introdotto il tema delle costruzioni in legno e della loro importanza in termini ecologici e di sicurezza: «Tempi rapidi, cantieri sicuri, prodotti ingegnerizzati, basse emissioni di Co2, come la normativa europea chiede». Il 33% del territorio italiano, ha spiegato, è boschivo, ma in Italia «importiamo materie prime per 8 miliardi senza pensare alle prospettive dell’Appennino: parte della ricostruzione delle aree terremotate potrebbe essere fatta con il legno di quelle zone».
Si è invece avvalso dell’uso di slide per esporre come progettare abitazioni sicure dal rischio sismico, l’architetto e designer Massimo Iosa Ghini. Due le necessità generali da affrontare: «Progettazione e prevenzione sull’esistente». Ma «c’è una parte umana da considerare, e come architetti italiani siamo da sempre legati alla qualità, all’intreccio tra tecnica e estetica».
(F.Gn.)

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