CONFERENZA STAMPA ORE 13: PASSERA, BONANNI, SCHOLZ

Press Meeting

Gremita di giornalisti la conferenza stampa delle 13, in cui il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, il ceo di Intesa Sanpaolo Corrado Passera e Bernard Scholz, presidente della Compagnia delle Opere, hanno commentato il titolo del Meeting e hanno risposto alle numerose domande.
“Si è preferito chiacchierare piuttosto che risolvere – ha esordito Bonanni riferendosi alla situazione politica – ed è indispensabile che i nostri governanti attuino con coraggio una discontinuità. Solo con responsabilità da parte dei politici è possibile uscire dalla crisi”. Il segretario Cisl continua sottolineando che “è necessaria maggiore unità per riprendere la strada dello sviluppo” e rifacendosi all’intervento del presidente Napolitano concorda sul fatto che “bisogna utilizzare il linguaggio della verità e non nascondere la crisi ai cittadini”. Infine Bonanni risponde ai quesiti in tema di pensioni: “Se bisogna distogliere i soldi della previdenza, il paese è allo sfascio. Non abbiamo intenzione di discutere di pensioni finché non si dà una sterzata concreta e draconiana agli interessi della politica”.
Passera definisce “coraggioso e provocatorio” il tema della certezza e cita la mostra del padiglione A5 sul profeta Ezechiele, osservando che “tra crisi e speranza c’è qualcosa in mezzo: il lavoro”. Secondo il ceo di Intesa Sanpaolo questo lavoro consiste nel “riprendersi quel 10% di produttività che ci siamo persi e che ci spiazza sui mercati internazionali, accordandosi prima con le parti sociali e successivamente rivolgendosi alla politica”. Interrogato sulla situazione di borsa, Passera risponde che “l’Italia ci mette di suo una oggettiva mancanza di credibilità” ma osserva anche che “i tempi non sono definiti, ma una situazione così grave dovrebbe modificarsi in positivo entro l’anno”. “Non ho paura – continua – perché più importanti della speculazione sono i fondamentali, e quelli ci sono”
Bernhard Scholz riprende l’intervento del presidente Napolitano: “La capacità degli italiani di mettersi in gioco esiste, ma ha bisogno di essere sostenuta dalla politica”. Essa deve impegnarsi “non in piccoli cambiamenti marginali, ma in riforme strutturali specialmente nel welfare, dove bisogna dar spazio ad opere sociali di rilevanza pubblica”. Anche per Scholz la crisi è strutturale e non congiunturale ed invita “non a subirla, ma ad affrontarla: ne abbiamo tutte le capacità”. “Sono contento della recente maggior coesione fra le parti sociali”, aggiunge, ed auspica che nel dibattito di questa settimana siano superate le barriere ideologiche.

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