Difesa del presidente del senato Marcello Pera, accusato di razzismo dal sindaco di Roma Veltroni; assicurazione che la legge sull’aborto non verrà rivista “perché al momento una maggioranza politica per fare questo non esiste”; stima “per la figura morale di Antonio Fazio”; richiesta al ministro Siniscalco di una Finanziaria che sia a sostegno della famiglia.
Rocco Buttiglione, Ministro per i Beni e le Attività culturali, al Meeting per la presentazione della mostra su Raffaello, ha affrontato le questioni di più stringente attualità, esordendo, però, con una frecciata all’indirizzo del mondo politico italiano, “sempre lì a ripetere le stesse cose”. Buttiglione, per questo, ha ripreso l’invito del Cardinal Martino, di incontrare la gente nella realtà concreta, consigliando, però, oltre al mercato rionale – suggerito dal porporato – anche “sani bagni di realismo al Meeting di Rimini o a Colonia” .
In difesa di Pera, Buttiglione ha detto che “la parola meticciato è stata uno scivolone” ma che “è malafede cercare di impiccare Pera ad una parola e non vedere i problemi reali che ha posto”. “Il presidente – ha chiarito Buttiglione – non ha avuto intenti razzisti, voleva solo dire che chi non ama la propria cultura non può incontrare neanche quella degli altri”. Una spiegazione completamente condivisa dal portavoce ufficiale del Meeting, Robi Ronza.
Dopo aver liquidato con una battuta (“Bolzano non fa testo”) l’ipotesi che l’alleanza dell’UDC con il centro sinistra, nel capoluogo altoatesino, sia una prova generale, Buttiglione ha affrontato il problema della pubblicazione delle intercettazioni telefoniche del presidente della Banca d’Italia. “È stato vile e contro la legge far pubblicare le intercettazioni per una manovra politica e finanziaria. Se passa l’idea che si possa far finire sui giornali i contenuti delle intercettazioni, anche quando non sono elementi di prova in un processo penale, ogni cittadino italiano è soggetto al ricatto”. Buttiglione ha ricordato le critiche (“mi hanno sputato addosso”) di cui è stato oggetto quando ha espresso questi giudizi. “Quando poi questo procedimento è stato attuato nei confronti di personaggi, politici e non, della sinistra, improvvisamente il caso è diventato serio. Ma questo non è un segnale di serietà della politica”.
Finanziaria. Siniscalco, per Buttiglione, ha fatto una proposta tecnica, senza indicare degli obiettivi. “Vogliamo fare qualcosa di importante per le famiglie e che cosa? – ha chiesto a Siniscalco – Intendiamo compiere una riforma qualitativa del welfare, per destatalizzare parzialmente i sistemi di sostegno sociale, con uno stato che aiuta opere della società civile che fanno fronte ai bisogni? Ecco, per queste cose sono disposto a chiedere sacrifici al Paese”.
Aborto. La 194, al momento non si cambia. Per Buttiglione, fermo restando che “uccidere un bambino non nato è un omicidio”, occorre riconoscere che è impossibile difendere il bambino contro la madre. “Allora bisogna allearsi, sostenitori ed avversari della 194 – ha proposto il ministro –, per una politica a favore della madre e del bambino, per rafforzare l’alleanza tra madre e bambino, per rendere possibile un’alternativa all’aborto. Lottare contro l’aborto senza sanzioni penali ma con azioni efficaci per la famiglia”.
D. B.
Rimini, 24 agosto 2005