Conferenza stampa Ministro Altero Matteoli.

Press Meeting

La “difficile permanenza di Fazio al vertice di Bankitalia se venisse confermato quello che è stato pubblicato dai giornali”, la contrarietà ad una “finanziaria all’osso come quella presentata da Siniscalco”, l’idrogeno come possibile risposta alla crisi energetica. Questi i principali contenuti della conferenza stampa del Ministro per l’Ambiente Altero Matteoli, al Meeting di Rimini.
Richiesto di un giudizio sulla vicende della Banca d’Italia, Matteoli ha detto di attendere con fiducia il 26 agosto, data in cui Fazio, davanti al CIR, dovrà rispondere delle cose che sono apparse a seguito delle intercettazioni telefoniche . “Sarà lui a dire se si è mosso nell’ambito delle sue competenze oppure se è andato oltre – ha spiegato il Ministro – Perché le intercettazioni telefoniche spesso travisano quella che è la realtà. Voglio capire prima come sono andate realmente le cose. Per chiederne le dimissioni, aspettiamo di conoscere la sua versione dei fatti”.
Sulla Finanziaria che a grandi linee, in questi giorni, il Ministro Siniscalco ha fatto conoscere attraverso i giornali, Matteoli è molto severo e la giudica “assolutamente insufficiente”. “Mancano risorse – dice – e vanno reperite. Tassare le rendite finanziarie può essere una soluzione ma già cominciano i distinguo e poi c’è la contrarietà di Berlusconi. Se non si vuol percorrere questa strada, allora intensifichiamo i controlli sull’evasione fiscale, che, secondo gli esperti è ancora forte. Comunque occorre reperire più risorse per una Finanziaria più ricca di quella che ha in mente Siniscalco”.
Quanto al caro petrolio e al ricorso al nucleare, ventilato da più di un Ministro, Matteoli gela gli entusiasmi dei colleghi. Intanto c’è stato un referendum “e poi – aggiunge – per costruire una centrale nucleare non ci vogliono meno di 15 anni; in questo arco di tempo ci saranno soluzioni diverse”. Matteoli ha precisato di non riferirsi tanto alla produzione di energia da fonti rinnovabili, come quella eolica, ma di pensare soprattutto all’idrogeno. “All’idrogeno credo molto – ha affermato – perché progetti in tal senso sono molto sviluppati. Nei laboratori di Sacramento, negli Stati Uniti, ho già visto un distributore di idrogeno. Penso che risolveremo i nostri problemi prima con l’idrogeno che con il nucleare”. Sul ricorso all’”eolico” il Ministro è d’accordo, purché vengano individuati i siti adatti, nel rispetto del nostro patrimonio ambientale. “Certo è – ha affermato il Ministro – che dobbiamo darci da fare perché, in virtù dello sviluppo dell’India e della Cina, entro il 2030 avremo bisogno di produrre il 50% in più dell’energia che produciamo oggi”.
“Avremo i soliti blocchi del traffico, nelle città, con l’arrivo dell’inverno?”, è stato chiesto. Il Ministro ha assicurato che ci sono i progetti e le intese con gli enti locali, per far fronte ad emergenze energetiche ed ambientali, ma ha aggiunto “che è tutta una questione di soldi”. “Le risorse non ci sono – ha concluso – e, come ho detto Siniscalco, ha fatto proposte insufficienti”.
D.B.
Rimini, 23 agosto 2005.