“La pretesa del Meeting – ha affermato il presidente Emilia Guarnieri – è dire qualcosa che ha a che fare con l’oggi. Così è del titolo di quest’anno: la crisi, infatti, in cui ci troviamo a vivere ha una natura certamente economica, ma ultimamente antropologica: riguarda cioè la coscienza dell’uomo”.
Guarnieri ha iniziato la conferenza stampa inaugurale leggendo, con gratitudine, il saluto inviato al Meeting da don Julián Carrón, presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione. Si è concentrata quindi sulla XXXIII edizione della manifestazione sottolineando che nei temi che verranno affrontati (scienza e ricerca scientifica, organizzazione civile, economia, giustizia e diritto, libertà religiosa) si gioca la diversità delle posizioni umane da cui si parte.
“Al Meeting il mondo è di casa – ha proseguito il presidente – e ciò che può consentire l’amicizia fra i popoli è qualcosa che c’è già in comune: il desiderio di infinito presente in ogni uomo”. Terza sottolineatura: “Il Meeting conta – ha proseguito Emilia Guarnieri – perché è un luogo di educazione, per giovani e adulti. Infatti ciò che educa è incontrare un’esperienza”.
Ivan Caracalla, direttore del Caracalla Dance Theatre di Beirut, presentando lo spettacolo inaugurale del Meeting, ha esordito affermando che il suo teatro è diventato nel tempo l’esempio dell’identità nazionale libanese nella quale convivono in pace persone di culture e religioni diverse.
“Abbiamo calcato i più prestigiosi palcoscenici del mondo, ma quello del Meeting si avvicina di più al nostro modo di percepire l’umanità: questo gruppo di danza può stare insieme solo se riconosce una comune umanità”. La stessa cosa avviene con la danza: solo se si trova un punto comune si possono unire lo stile occidentale ed orientale.
Interrogata sul significato della presenza di Roberto Formigoni, all’interno di un Meeting dalla forte valenza educativa, Guarnieri ha richiamato la lettera di don Carrón pubblicata di recente su Repubblica e ha sottolineato l’evidenza di quanto costruito dalla regione Lombardia. Conclusione: “Credo sia educativo guardare tutto con libertà, realismo e spirito critico, nel suo significato originario di capacità di giudizio sulla realtà”.
(V.C., Ant.C., A.S.)
Rimini, 19 agosto 2012