Conferenza stampa inaugurale

Press Meeting

Con Emilia Guarnieri, Mohamed Fadhel Mahfoudh e Tania Kassis

“Credo che sia stata una grande apertura, quella di oggi, proprio per i due importanti contributi che l’hanno caratterizzata: il messaggio di papa Francesco e l’incontro col presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Ci hanno colpito anche alcune preoccupazioni comuni presenti nei due autorevoli interventi”. Così il presidente della Fondazione Meeting, Emilia Guarnieri, alla conferenza stampa inaugurale (alle ore 14) della 38^ edizione della manifestazione internazionale di Rimini.

Prima del presidente hanno parlato la cantante Tania Kassis, una delle tre protagoniste dello spettacolo inaugurale (“Un solo canto”, in collaborazione con la Sagra Musicale Malatestiana) e Mohamed Fadhel Mahfoudh, premio Nobel per la pace 2015, tra i relatori dell’incontro pomeridiano “La società costruisce la pace. L’esempio della Tunisia”. La cantante libanese, dopo aver espresso la sua gioia per essere presente ad una manifestazione “che sprigiona energia e speranza”, ha insistito, in sintonia col tema del Meeting (“Tu sei un bene per me”), sull’importanza che ha il rapporto con l’altro, sulla possibilità di coniugare convivenza e diversità. L’artista ha anche rimarcato la capacità dell’arte e della musica di parlare un linguaggio universale, di far nascere armonia dall’unione delle differenze. “Questa sera io canterò in italiano, le altre due artiste in arabo. Io stessa sono rimasta sorpresa – ha proseguito Tania Kassis – dagli accostamenti musicali del concerto: la diversità può produrre bellezza”.

Anticipando momenti del suo intervento alla tavola rotonda, Mohamed Fadhel Mahfoudh, presidente dell’Ordine nazionale degli avvocati di Tunisia, ha detto, parlando del processo di democratizzazione nel suo paese: “La Tunisia rappresenta un caso unico. Ed è più giusto parlare di primavera tunisina, piuttosto che di primavera araba”. “È la prima volta – ha proseguito – che degli avvocati vengono insigniti di un premio Nobel, ma non sono stato l’unico ad aver ricevuto il premio. Insieme a me, e all’Ordine che rappresento, il riconoscimento è andato anche ad esponenti delle altre tre organizzazioni tunisine, che insieme hanno costruito la pace nel paese: l’Unione generale del lavoro, l’Unione dei diritti umani e l’Unione industria, artigianato e commercio”.

Nel suo intervento, la presidente Emilia Guarnieri ha identificato tre preoccupazioni comuni nel messaggio del Papa e nell’intervento del presidente della Repubblica italiana. Innanzitutto “l’insistenza sul fatto che la questione è l’uomo, l’‘io’: il Papa ha parlato di ‘insicurezza esistenziale’, il presidente Mattarella ha affermato che non possiamo pensare all’individuo come autosufficiente. L’altra sottolineatura comune – ha proseguito Guarnieri – è quella del dialogo: dell’inevitabilità del dialogo e dell’amicizia, sicuramente uno dei
temi portanti di questo nostro Meeting”. Un terzo elemento comune è l’appello alla responsabilità, all’esigenza di implicarsi, rivolto anche ai giovani, la necessità di una testimonianza creativa. Insomma: “Il tema della nostra manifestazione è centrato, anche se c’è tanta strada da fare”.

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