Conferenza stampa Gozi, Pennisi, Tomasi, Trommino

Press Meeting

Quattro protagonisti del convegno di questa mattina “L’immigrazione e il bisogno dell’altro: Italia, Europa, mondo” hanno risposto, dopo l’incontro in salone D5, alle domande dei giornalisti alla conferenza stampa delle 13.
Sandro Gozi, sottosegretario per le Politiche e gli affari europei, ha parlato dell’immigrazione dall’Africa (“Stiamo lavorando con i vari governi dell’Unione Europea per una risposta comune”) ed anche dal Medio Oriente, soprattutto dalla Siria (“Anche qui bisogna organizzare una risposta”). Gozi si è detto pienamente d’accordo con le recenti dichiarazioni del ministro Alfano, sottolineando l’urgenza del momento: “Bisogna stimolare la volontà politica perché la Comunità Europea assuma tutte le sue responsabilità. Si tratta di dare una rapida concretizzazione agli impegni già assunti a fine giugno”.
L’arcivescovo Silvano Maria Tomasi, osservatore permanente della Santa Sede per le Nazioni Unite, ha segnalato che ci sarà un seguito alla visita in Iraq del cardinale Fernando Filoni, inviato personale del Papa. “A Washington – ha detto Tomasi – è previsto un incontro dei Patriarchi orientali col cardinale Sandri. Si cercherà di coinvolgere anche i vescovi americani per influenzare poi l’opinione pubblica. Altre iniziative saranno intraprese a Ginevra”. Sul tema immigrazione e comunità internazionale, l’osservatore della Santa Sede ha affermato: “Bisogna chiudere il gap tra l’ideale umanitario proclamato e la realtà. Ed è necessario – ha proseguito citando l’Eritrea – conoscere la realtà, quelle situazioni impossibili da cui i migranti cercano di evadere”.
“La chiesa siciliana è in prima fila sull’emergenza immigrazione”, ha affermato monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale, che ha segnalato anche alcuni ostacoli burocratici imposti dal governo. “Chiediamo – ha aggiunto – che questi nostri fratelli vengano accolti come persone. Questo richiede che i centri di accoglienza siano a dimensione umana”. L’arcivescovo ha avanzato rilievi critici sui bandi per l’assegnazione dell’accoglienza indetti dalle prefetture: “Spesso bandi al ribasso. E questo difficilmente garantisce un’adeguata qualità di servizi”. Il vescovo ha sottolineato anche l’esigenza di regolamentare i tempi di attesa nei centri di accoglienza e di legiferare sul tema del lavoro per i migranti.
È stata poi la volta di Carla Trommino, presidente dell’Associazione AccoglieRete per la tutela dei minori stranieri non accompagnati. Alla domanda sui numeri delle persone aiutate, ha dichiarato che l’associazione ha in tutela diretta seicento minori. L’associazione si occupa anche di tutela diffusa decentrata nei centri di prima accoglienza, intervento che coinvolge un numero analogo di persone. Trommino ha sottolineato la necessità di chiudere il centro di Augusta nel quale si sono verificati abusi sui minori. “È indispensabile che vengano pagate le rette – è la sua conclusione – per quelle famiglie che hanno accettato di intraprendere il percorso di accoglienza”. Un approccio sussidiario al problema che, come spesso capita, garantisce migliore qualità del servizio e fa risparmiare l’amministrazione pubblica.
(V.C., M.G.D’A.)

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