Conferenza stampa di Sabino Cassese e Joseph H.H. Weiler

Press Meeting

Rimini, mercoledì 22 agosto – Sabino Cassese, professore di Global Governance alla School of Go-vernment, LUISS “Guido Carli” di Roma, è stato subito interrogato sull’attualità. È possibile naziona-lizzare Autostrade? Il professore è categorico: “Certo che sì, lo fece già Giolitti con le ferrovie, ma non è auspicabile”, e spiega perché, citando ad esempio il paragone tra Autostrada del sole, 755 km, realizzata in otto anni da una società pivata (anche se al tempo partecipata dall’IRI) e Salerno-Reggio Calabria, “una strada in divenire, che si completa lentamente e, probabilmente, non si completerà mai”.
Anche la seconda domanda muove dall’attualità: il reddito di cittadinanza. Per Cassese si tratta di un istituto equivoco, che potrebbe creare il “diritto di non lavorare” e ricorda che in paesi dove l’hanno attuato (es. Germania) esistono famiglie nelle quali si conta la terza generazione di persone che non hanno mai lavorato. Oltre al problema, non di poco conto, dell’assenza delle risorse finanziarie necessarie ad attuarlo, anche nella forma limitata verso cui pare indirizzato il governo, di riconoscerlo solo a chi abbia perso il lavoro: “Una sorta di indennità di disoccupazione ingrandita”.
Joseph H.H. Weiler, university professor at NYU Law School and senior fellow at the Center for European Studies at Harvard, è interrogato sul processo simulato celebrato ieri in Sala Tiglio A6, con Cassese presidente della Corte. Il caso era quello (senza precedenti in Italia) del licenziamento di una lavoratrice musulmana che non accettava di “togliere il velo” sul luogo di lavoro. Il licenziamento è stato giudicato illegittimo, “la decisione non vincola i tribunali italiani”, ricorda il Professore. Ma la provocazione fondamentale non è stata tanto il caso in sè, quanto la constatazione che, di questo licenziamento, si è accettato di discutere la legittimità (quindi non condannandolo a priori), mentre se il licenziamento fosse stato motivato dal colore della pelle, senza discussioni (quindi a priori) il comune sentire lo avrebbe ritenuto illegittimo: diversità di approccio che merita approfondite riflessioni.

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