Il Vice Presidente di Forza Italia Giulio Tremonti ha preferito sottrarsi con una battuta alla domanda introduttiva, del portavoce del Meeting Marco Bardazzi, che gli chiedeva se poteva anticipare alcuni temi che avrebbe affrontato nel successivo dibattito con Piero Fassino: “Al di là degli schieramenti: tre cose da fare insieme per il bene comune”. “Nell’ordine alfabetico”, ha osservato Tremonti, “io vengo dopo Fassino, quindi parlerò dopo”.
Ha risposto quindi alle altre domande rivoltegli dai giornalisti. La prima ha riguardato la crisi finanziaria. “Nel novembre dell’anno scorso ho fatto un’intervista sulla possibile crisi: anche se, ovviamente, uno non è contento di aver previsto fatti negativi. Questa non è solo una crisi finanziaria, è una crisi economica. È una crisi con la C maiuscola, che ci porterà ad una visione diversa di tante cose della nostra esistenza. Non serve dire che le Borse vanno bene, tanto più che sono pompate da interventi finanziari: credo invece che un luogo a cui guardare siano i Mercati finanziari”.
Sul tema della legge elettorale. “Io credo che, prima o dopo il referendum, comunque vada fatta una legge elettorale, perché il referendum è “destruens” e non “construens”. I problemi che ci sono al Senato rimarranno, anzi ne usciranno maggiorati. D’altra parte la soluzione del problema dei partitini non si risolve con un blocco al 5%. Prima o dopo il referendum, la legge va fatta: meglio farla prima”.
Un altro giornalista ha chiesto delucidazioni, a partire dall’intervista di Tremonti al “Corriere”, su una possibile maniera legale di fare protesta fiscale. Risposta del Vice Presidente di Forza Italia: “Se la reazione a un fisco eccessivo è l’evasione fiscale, io dico no. Se è uno sciopero, una cosa illegale, io dico ancora no. Ci sono comunque spazi per altre possibilità democratiche che non intendo anticipare: mi tengo il copyright”.
La risposta alla successiva domanda è stata una critica serrata alla politica economica e fiscale del Governo: “La prima cosa che hanno fatto è stata aumentare i contributi sugli autonomi, sui precari; poi è venuta la controriforma delle pensioni; adesso siamo alla tassa sui Bot. Mi pare di capire che la delega per tassare i Bot il Governo se l’è già fatta dare. Tasseranno inoltre la casa, triplicando o quadruplicando il Catasto. Ho l’impressione che la prossima finanziaria sarà durissima e difficilissima, sia tecnicamente che politicamente”.
V.C.
Rimini, 23 agosto 2007