“Forse grazie alla mia presenza a Rimini due anni fa sono diventato Presidente del Parlamento Europeo”. Così ha iniziato la conferenza stampa Hans-Gert Poettering, relatore alla tavola rotonda “Quale identità per l’Europa?”, che poi ha indicato tre priorità che persegue nella sua nuova carica. “Innanzi tutto dobbiamo far sì che l’Unione Europea non sia una cosa solo per le élite, ma per i cittadini comuni. Un’altra cosa importantissima è che dobbiamo affermare i nostri valori europei: i diritti dell’uomo, il valore della persona, anche degli anziani. Una terza priorità riguarda il dialogo con le culture: non vogliamo assolutamente fomentare uno scontro di civiltà, ma creare partnership”. Il presidente Poettering ha poi fatto riferimento al Trattato Costituzionale che deve essere ratificato entro il giugno 2009, che ha giudicato “un trattato importante che costituisce un grande progresso per l’Unione Europea”.
Poettering ha risposto quindi a diverse domande proposte dai giornalisti presenti. Sull’esclusione del riferimento alle radici cristiane, nel Trattato Costituzionale, ha distinto la sua posizione personale da quella del Parlamento. “Personalmente mi ero sempre impegnato per il riferimento a Dio e alle radici giudaico-cristiane. Purtroppo non ce l’abbiamo fatta: la maggioranza del Parlamento Europeo non era favorevole a questo riferimento e c’è stata la resistenza, in particolare, della Francia e del Belgio. Però i valori affermati della persona umana, che ogni persona è unica, anche anziani e bambini, sono valori fondamentalmente cristiani. E su questo terreno il nostro impegno deve continuare nella quotidianità”.
Sull’ingresso della Turchia nell’Unione Europea, il Presidente ha ricordato che la maggioranza si è dichiarata favorevole, a condizione che rispetti tutte le condizioni previste. “È molto importante, a questo riguardo, che vadano avanti e si concludano i negoziati. L’adesione, che non è un automatismo, verrà decisa alla fine del negoziato”.
Altre domande hanno riguardato la posizione dell’Europa in riferimento agli Stati Uniti, alla Russia ed anche alla Cina. “Abbiamo buoni rapporti con gli Stati Uniti, ma anche posizioni differenti: ad esempio sulla guerra in Iraq e su Guantanamo”. Ancora: “Vogliamo buoni rapporti anche con la Russia. Speriamo che la Russia sia sulla via della democrazia; vediamo però che ha ancora istituzioni molto autoritarie. Per esempio, la Russia si rifiuta di importare carne polacca: su questo, noi siamo solidali con la Polonia. La Russia deve importare quelle carni come fa per quelle provenienti dalla Cina.”.
Per quanto riguarda la Cina, Poettering ha affermato che “bisogna cogliere l’opportunità delle Olimpiadi per far valere i diritti dell’uomo in Cina”.
V.C.
Rimini, 19 agosto 2007