La Conferenza stampa si è svolta a conclusione dell’incontro “Un patto per il futuro del Paese” cui erano intervenuti tutti gli ospiti presenti ed in cui era stato presentato un documento del gruppo interparlamentare per la sussidiarietà.
Giorgio Vittadini, Presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, ha svolto l’intervento introduttivo, proprio perché la Fondazione ha funzionato come segreteria scientifica dell’intergruppo per la sussidiarietà. “C’è qualcosa che viene prima della politica – ha detto Vittadini – e c’è un altro modo di concepire la politica”. Di un certo tipo di politica, di certe formule politiche “non ce ne importa niente. Il problema del bipolarismo italiano è che non ha punti comuni per il bene del Paese e questo è un disastro. Non si può andare avanti a sportellate in faccia”. Ciò a cui abbiamo lavorato ci metterà magari del tempo per essere riconosciuto, ma va nella direzione giusta.
Successivamente gli ospiti presenti hanno risposto alle domande dei giornalisti che hanno riguardato diversi argomenti.
Il lavoro del gruppo interparlamentare e il documento presentato, ha detto Pier Luigi Bersani (DS), vanno nella direzione di un bipolarismo più solido e più mite ed esprimono “uno sforzo capace di riconoscere un terreno comune. La nostra iniziativa attiene più al tema formativo ed educativo che non politico in senso stretto. In questi due anni è iniziato un lavoro nel profondo”.
“Mi riconosco in quanto ha detto Bersani”, ha aggiunto Enrico Letta che ha sottolineato anche l’importanza positiva del confronto, svoltosi al Meeting, tra Formigoni e Rutelli. “Il lavoro iniziato due anni fa è stato utile. Due anni fa il dibattito Rutelli-Formigoni non avrebbe avuto cittadinanza”. In questo contesto, il deputato della Margherita ha pubblicamente apprezzato il ruolo svolto dalla Fondazione per la Sussidiarietà e dal Meeting di Rimini.
Luca Volontè (UdC) sullo stesso tema si è espresso in questi termini: “Nessuno ha intenzione di fare salti di quaglia o di cavallo. Vogliamo affrontare questioni che riguardano la vita dei cittadini, perché la politica, che in questi 10 anni non è riuscita a far capire che era al servizio dei cittadini, sia credibile. Cerchiamo di mettere al centro varie questioni, indipendentemente dalla ‘geografia’”.
Maurizio Lupi (FI) ha definito “efficace il lavoro dell’intergruppo” e ha invitato i giornalisti a leggere il documento presentato, che parla “di una nuova concezione della politica, di sussidiarietà orizzontale verticale e fiscale” e contiene altre indicazioni di lavoro comune: “è una scommessa sul filone formativo ed educativo”.
Alla conferenza stampa sono intervenuti anche Luigi Casero e Angelino Alfano di Forza Italia. “Sulla strada del bipolarismo – ha detto Alfano – non si torna indietro; ma ci siamo resi conto che è una strada accidentata e che si possono fare aggiustamenti. Il nostro incontro non è un’ipotesi, ma un fatto. Il lavoro svolto è il miglior viatico per continuare a lavorare l’anno prossimo”.
Di “politica educativa” ha parlato Casero che, rispondendo ad altre domande dei giornalisti, è intervenuto sul tema della politica fiscale distinguendo discorsi “in chiave prospettica”, da interventi nell’immediato. Nell’immediato, a suo giudizio, il problema è la diminuzione del carico fiscale per i cittadini.
V.C.
Rimini, 25 agosto 2005