CONFERENZA STAMPA CONCLUSIVA DEL MEETING 2011

Press Meeting

Nella conferenza stampa conclusiva della 32ma edizione del Meeting per l’amicizia fra i popoli (“E l’esistenza diventa una immensa certezza”), il presidente della Fondazione Meeting Emilia Guarnieri, tracciando un sintetico bilancio della manifestazione, ha espresso grande soddisfazione “per l’intensità di quanto è accaduto e per le grandi prospettive che si sono aperte. È venuto tanto pubblico (quasi 800mila presenze di 38 nazionalità diverse), che ha mostrato una notevole attenzione alle proposte della manifestazione internazionale di Rimini”.
Avevamo iniziato, una settimana fa, dicendo che questo Meeting sulla certezza sarebbe stato una sfida, ha proseguito il presidente, e lo svolgimento della manifestazione, pur in un frangente segnato dalla crisi economica, ha superato ogni legittima attesa. “Nell’esistenza emerge un’inevitabile certezza e il relativismo si manifesta come una menzogna, una menzogna violenta”. Emilia Guarnieri ha evidenziato quindi due caratteristiche di quanto è successo sotto i grandi padiglioni di Rimini Fiera: “In questo Meeting tante persone, ma anche tanti relatori nella loro comunicazione hanno investito sulla propria esperienza: la comunicazione non ha privilegiato contenuti intellettuali, ma ciò che muove l’azione, il cuore”. Secondo rilievo: “Il Meeting ha documentato che tanto più un’identità è certa, tanto più è capace di incontro e di dialogo. Questo luogo è stato costruito dalla certezza di circa quattromila volontari che vi hanno lavorato: non solo persone che vivono un’esperienza cristiana, ma anche ragazze con lo chador animate dalla certezza di un’amicizia. Una di loro ha detto: ‘Qui i valori non sono scritti sui libri, ma camminano’”.
Il presidente del Meeting ha ricordato vari protagonisti del raduno che si è aperto con l’intervento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Tra questi, “il cardinale Naguib, il vescovo Armiah, il rettore di Al Azhar Elabed e – li definisco ormai compagni di viaggio – Farouq, Weiler, Davison, Milbank…”
Il Meeting, insomma, ha documentato “un popolo di ‘uomini senza patria’, cioè liberi”, un popolo di “persone certe di una sola cosa: la propria esperienza di uomini veri”, persone “irriducibili a qualsiasi potere, perché riconoscono che le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo”. Il presidente Guarnieri ha quindi annunciato il titolo della 33ma edizione del Meeting, che si svolgerà a Rimini dal 19 al 25 agosto 2012: “La natura dell’uomo è rapporto con l’infinito”.
La parte conclusiva della conferenza stampa è stata dedicata all’imminente “trasferta” in Giappone. “Dal 27 ottobre all’l novembre – ha detto la professoressa Guarnieri – il Meeting, per la prima volta nella sua storia, sarà in Giappone. A partire da un’idea dell’ambasciatore Petrone, il Meeting è stato inserito nei programmi della manifestazione ‘Italia in Giappone’. Cinque giorni asiatici con il titolo ‘Tradizione e globalizzazione: cristianesimo e buddismo di fronte alle sfide della modernità”. Diversi ed autorevoli i promotori della manifestazione, patrocinata anche dall’Ambasciata d’Italia in Giappone. Oltre al presidente del Meeting, interverranno, insieme a diversi esponenti del buddismo giapponese, anche don Julián Carrón (presidente della Fraternità di Cl) e il filosofo Costantino Esposito (a Rimini sul tema del Meeting 2011)

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