Tutti d’accordo, nella conferenza stampa delle ore 13.00, sulla tassa specifica sulle evasioni che in queste ore viene elaborata dalla Lega. La tassa l’ha spiegata il ministro Calderoli, chiarendo che non è una patrimoniale e che, se applicata, potrebbe pure sostituire il contributo di solidarietà. “Tutti debbono pagare – ha ribadito il ministro leghista – Allora noi andiamo a vedere i patrimoni di ciascuno e li tassiamo, detraendo le imposte già pagate. Così finisce il gioco di intestare un bene a tizio o a caio. Noi quel bene lo tassiamo, poi qualcuno pagherà”. Un ragionamento che varrà anche per i capitali: “Tutto ciò su cui non è possibile dimostrare di aver pagato le tasse, ricchezza mobile o immobile che sia, sarà soggetto a contribuzione”. Calderoli ne ha avute anche per i calciatori, “che si dovrebbero vergognare a rifiutarsi di pagare il contributo di solidarietà”. Il ministro è convinto che i calciatori debbano essere loro a pagare e non le società sportive: “Il contributo è dovuto sulle entrate anche di natura premiale”.
D’accordo con Calderoli il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che vede nella tassa sulle evasioni “un passo avanti per alleggerire le imposte sui redditi e sulle imprese, mentre il contributo di solidarietà si scarica soprattutto sul ceto medio e lo impoverisce”. Per Pietro Fassino va bene “una patrimoniale con detrazione d’imposta pagata”. Secondo il sindaco di Torino non si viene meno ad alcun patto nel tassare i capitali rientrati dall’estero con il condono fiscale. “Il contributo di solidarietà – secondo Fassino – va pagato su questi soldi e non chiesto ai cittadini da sempre in regola con le tasse”.
Calderoli, poi, ha fatto propria la proposta del governatore della Lombardia, Roberto Formigoni, di realizzare al nord una macroregione che veda insieme Piemonte, Lombardia e Veneto. Una proposta buona, secondo il ministro, che però non può essere merce di scambio nella querelle sulle province. “Le province – ha concluso l’esponente di governo – sono un problema che, una volta stabiliti i parametri nazionali, ogni regione gestirà al suo interno”.
Sul fronte propriamente politico, Alemanno ha spiegato perché, dopo averne parlato con Alfano, parteciperà alla Festa di Mirabello, che il Fli terrà i primi giorni di settembre. “In vista delle elezioni del 2013 – ha detto il sindaco di Roma – dobbiamo allargare il centrodestra in una prospettiva costruttiva, quindi il dialogo con il terzo polo, e con l’Udc in particolare, è indispensabile”.