Concerto dell’Orchestra Filarmonica Armena

Press Meeting

Note d’Oriente in un viaggio musicale da Est a Ovest con il concerto dell’Orchestra Filarmonica Armena. Il prestigioso complesso arriva in Italia e martedì 26 agosto alle 21.45 sarà sul grande palco dell’Auditorium Intesa Sanpaolo D5 (biglietto intero: 10 euro, ridotto: 8 euro). Dirette dal suo direttore artistico e direttore principale Eduard Topchjan, saranno eseguite musiche tradizionali armene e celebri brani del repertorio classico sinfonico. Sul palco, anche il nome prestigioso della violinista Anush Nikoghosyan, che collabora con alcuni dei più importanti compositori contemporanei. L’evento si svolgerà in collaborazione con l’Ambasciata della Repubblica d’Armenia in Italia e con Emilia Romagna Festival. In programma musiche anche di celebri autori come Khachaturian (concerto per violino), Mussorgsky (Una notte sul Mone Calvo), Rimsky-Korsakov (Sherazade).
L’Orchestra filarmonica Armena (APO) è stata fondata nel 1925 come orchestra sinfonica del conservatorio di Yerevan ed è considerata tuttora il punto di riferimento anche professionale dell’Armenia. Ha registrato più di quaranta cd, che hanno ricevuto critiche entusiastiche. Molti artisti di fama mondiale così come musicisti armeni già affermati o emergenti, hanno suonato con l’orchestra. Vari importanti compositori – fra tutti A. Khachaturian, D. Kabalevsky, K. Penderecki – hanno diretto le loro opere con l’Orchestra. Ha poi accompagnato molti tra gli artisti più importanti a livello mondiale, quali David Oistrach, Sviatoslav Richter, Mstislav Rostropovich, Emil Gilels, Steven Isserlis, Misha Maisky e molti altri.
Nonostante sia geograficamente lontana dai centri culturali affermati d’Europa, l’APO mantiene il suo posto di prestigio nel panorama musicale mondiale. Questo richiede un lavoro assiduo, minuzioso ed onesto. “Sono convinto – dice il direttore Topchjan – che la nostra orchestra abbia avuto un tale successo internazionale, perché suoniamo ogni nota con grande passione, cura e responsabilità. La musica sinfonica armena ha un ruolo molto importante nel nostro programma, tanto che vengono inserite sempre nuove scoperte musicali, purtroppo non molto conosciute al pubblico europeo o mondiale. Così l’APO fa parte delle tradizioni esecutive della musica armena nel mondo. Nel panorama odierno credo che la particolarità dell’orchestra stia nel fatto che siamo appassionati dei compositori viennesi classici, anche se il nostro stile di esecuzione è più simile a quello del direttore d’orchestra austriaco Nikolaus Harnoncourt, dove i principi storici di esecuzione sono un punto di partenza per dare forma ad altre interpretazioni musicali rilevanti del nostro tempo. Il nostro slogan è ‘Un viaggio musicale da Est a Ovest’ e il programma proposto, che comprende Khachaturian, Rimsky-Korsakov, Tchaikovsky e Mozart, lo può illustrare”.
Un invito a sperimentare un grande viaggio musicale. “Sono convinto – riprende Topchjan – che l’arte abbia il linguaggio più delicato e sia più consona a generare emozioni forti. In particolar modo, la musica di alto livello ha in sé il potere di salvare il mondo attraverso la sua bellezza, che è al tempo stesso umana e divina. Per la mia esperienza, la musica classica può essere grande amica dell’uomo; è talmente poliedrica e ricca di sfumature che si riesce a trovare la musica giusta per qualsiasi stato d’animo. Credo dunque che il compito principale dell’APO sia stabilire un’amicizia tra i popoli, riproponendo i migliori esempi di musica classica che ricordano la genesi divina dell’umanità”.
(M.T.)

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