Comunità energetiche e povertà energetica: la democratizzazione dell’energia

Redazione Web

Comunità energetiche e povertà energetica: la democratizzazione dell’energia

Rimini, 20 agosto 2023 – Il Cambiamento è una dimensione dell’umano dove l’Individuo si pone come Essere e, nella quale, si impegna per definirsi al fine di realizzarsi. Esistono cambiamenti buoni e quelli, per diverse ragioni, meno propizi. Ma risulta evidente che, da troppo tempo, l’Umanità, tutta, convive, in maniera più o meno consapevole, con una realtà di cambiamento cattivo e pericoloso concernente il Clima e l’Ambiente.

I recenti accadimenti atmosferici, su scala mondiale, nazionale e locale, impongono una riflessione che si traduca in azione. In questa prospettiva, le comunità energetiche possono essere una soluzione pragmatica e vincente nella promozione all’accesso equo all’energia, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e alla giustizia sociale.

Prezioso il contributo fornito dagli ospiti dell’incontro “Comunità energetiche e povertà energetica: la democratizzazione dell’energia”, moderati da Giuliano Frosini, docente Luiss Business School, convenuti oggi al Meeting per l’amicizia fra i popoli, nella sua 44esima edizione che ha come tema “L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile”.

Numerose le condivisioni, conoscenze e prospettive sulle comunità energetiche come strumento per democratizzare l’energia favorendo la partecipazione attiva dei cittadini e la produzione decentralizzata di energia rinnovabile.

«La Regione Puglia è impegnatissima nella decarbonizzazione e tiene, davvero, a cuore l’attuazione e lo sviluppo delle comunità energetiche», afferma Michele Emiliano, presidente Regione Puglia. «Il mio timore», continua, «è che l’attuale governo italiano non investa in questo senso, in quanto non sensibile alla causa come, invece, lo era il governo precedente con a capo Mario Draghi. La nostra Regione, con tutta una serie di norme ad hoc, ha scelto di sviluppare ciò che Draghi ha iniziato».

Prosegue Fabrizio Iaccarino, responsabile Sostenibilità e Affari Istituzionali Enel Italia, il quale dichiara «le comunità energetiche favoriscono una reale e pragmatica transizione energetica; l’Enel ha una responsabilità sociale e ha scelto di stare al passo con i tempi. L’ azienda si sta impegnando nell’allacciare impianti energetici per produrre in modo più sostenibile e permettere di condividere energia anche con coloro che non sono direttamente proprietari di pannelli energetici».

S.E. Mons. Filippo Santoro, arcivescovo emerito di Taranto, delegato speciale del Santo Padre per i Memores Domini presidente della Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, afferma: «Un’energia vera è un’energia inesauribile che viene da un atto del Signore che genera e sviluppa amicizie altrettanto inesauribili. È compito della Chiesa, che non ha soluzioni tecniche, quello di invitare Diocesi e comunità locali, tutte, nel promuovere ed incentivare comunità energetiche. Esse sono solidali; non solo favoriscono la democratizzazione dell’energia bensì promuovono il Noi, l’amicizia fra i popoli per un’amicizia inesauribile».

«Anche gli uffici istituzionali e di governo sono coinvolti in questa questione. Il governo, infatti, ha stanziato ingenti somme di denaro, anche grazie alla Comunità Europea, per promuovere le comunità energetiche. I soldi ci sono, ciò che manca è la reale e fattiva collaborazione fra tutte le parti coinvolte e anche una seria sburocratizzazione»: sono le parole di Mario Antonio Scino, capo di Gabinetto Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.

Pertanto, la questione della povertà energetica resta un tema aperto ed impellente; esplorare soluzioni innovative per garantire l’accesso all’energia a tutti, con un’attenzione particolare alla sostenibilità e alla giustizia sociale risulta necessario. L’obiettivo resta quello di raggiungere un sistema energetico più equo, inclusivo e sostenibile. Un’amicizia che ha la pretesa di essere inesauribile non può non passare per una pre-occupazione inerente alla diffusione equa della ricchezza energetica; per questo, le comunità energetiche, sono una possibile soluzione.

(R.G.)

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