Come sta la terra?

Redazione Web

Rimini, giovedì 20 agosto – Nuovo appuntamento al Meeting di Rimini con Massimo Bernardini e Enrico Castelli, conduttori del Talk Show Live “Dopo il Covid #quellicheripartono”, a cura di Fondazione per la Sussidiarietà in collaborazione con AsviS, CDPCassa Depositi e Prestiti, Fondazione Symbola e Intesa Sanpaolo.

Il dibattito di oggi si svolge attorno al tema cruciale della salute del pianeta. L’esordio di Bernardini: «Nonostante il Covid-19 domini la scena, la salute del nostro pianeta rimane la priorità». Presenti in studio Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà, e Raffaele Cattaneo, assessore all’Ambiente e Clima della regione Lombardia. In collegamento video Ermete Realacci, presidente Fondazione Symbola, Andrea Baccarelli, capo dipartimento di Environmental Health Sciences, Columbia University, Carlo Tamburi, direttore Italia Enel. Contributi video di Mario Abbadessa, amministratore delegato Hines Italy; Enrico Giovannini, portavoce AsviS; Carlin Petrini, fondatore di Slow Food; Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto; Yasmin Von Schirnding, professoressa di Environmental Health Sciences, Columbia University.

Per Vittadini l’uomo non può raggiungere il suo benessere a prescindere dalla salute dell’ambiente in cui vive: «Pandemia e disuguaglianza sociale dicono del rapporto sbagliato uomo-ambiente». È dello stesso parere Realiacci, che vede in pericolo non tanto la terra, quanto le specie viventi che la abitano, in primis l’homo sapiens, per questo: «È fondamentale la transizione alla green economy e l’occasione cruciale del recovery fund non dev’essere sprecata». Castelli interpella Beccarelli che, da scienziato, dà conto dello squilibrio introdotto nell’ambiente da uno sviluppo antropico miope: cambiamenti climatici, perdita della biodiversità, inquinamento, degradamento del suolo e scarsità dell’acqua ci dicono che «c’è molto da cambiare», pur senza rinunciare allo sviluppo tecnologico raggiunto.

Per Cattaneo «Il XXI secolo deve vedere il decollo dello sviluppo sostenibile», sulla scia di quanto è stato fatto negli ultimi decenni sia da Enel – «La sostenibilità è al centro del nostro lavoro quotidiano», dichiara Tamburi – sia «dall’industria metallurgica bresciana», come precisa Realacci «attenta ai processi di trasformazione proprio nella logica della sostenibilità». Per Abbadessa «è giunto il momento per fare della sostenibilità sociale un’opportunità di business» con le implicazioni e le trasformazioni che esso comporta. La strada è ben tracciata nell’enciclica sociale “Laudato si’” di papa Francesco, «il più alto contributo a livello mondiale» secondo il parere di Realacci: «L’economia integrale di cui papa Francesco parla è il cuore del problema».

L’attenzione è posta infine sul movimento Friday for Future: questi giovani rappresentano davvero un nuovo soggetto? «I giovani sanno stupirsi, a differenza in molti casi degli adulti», interviene Vittadini, «bisogna aiutarli a capire che l’impeto buono che sentono non si realizza con la decrescita felice, ma con l’innovazione sostenibile».
L’appuntamento di domani sarà sul tema della conoscenza, della creatività e della formazione.
(G.L.)

Scarica